Porta la Mercedes da 15mila euro per cambiare le batterie, gli chiedono 20.000 euro!

Ha portato in officina la sua auto ibrida, pagata più di 30mila euro - ma, dopo anni, svalutata a poco più di 15mila euro -, e si è sentito dire che per riparare il pacco batteria sarebbero serviti non meno di 20mila euro. Spese folli, per Ranjit Singh, 63enne cittadino di Leicester, Inghilterra, protagonista di questa clamorosa vicenda assieme alla sua Mercedes Classe E Hybrid.

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BATTERIE KO DOPO 8 ANNI: PREZZO FOLLE PER RIPARARLE

Singh ha acquistato la sua E300 ibrida nel 2014 per un prezzo di oltre 30mila euro, convinto dalle prestazioni del motore Diesel 2 litri da 210 cv unito ai 27 cv generati dal motore elettrico, ma anche dalle promesse di basso consumo e ridotte emissioni nocive. Fino a 80.000 km, la berlina tedesca ha funzionato bene: ma all'improvviso Singh si è visto costretto a portare la vettura in officina, dato che, come è abbastanza risaputo, dopo 8 anni il pacco batterie si è guastato. Recatosi in concessionaria per organizzare il cambio delle batterie, gli è stata preventivata una spesa non inferiore ai 20.000 euro, escluse le spese di manodopera per montarle, che equivalevano a 240 euro all'ora.

BATTERIE PIÙ CARE DELL'AUTO STESSA

"Sono inorridito da quello che è successo": è con queste parole che il malcapitato automobilista si è sfogato alla testata locale LeicestershireLive. "Adesso ho solo due opzioni: rottamare l'auto o spendere più di quanto vale. Abbiamo controllato su AutoTrader - sito britannico di compravendita auto -, e il valore dell'auto dopo otto anni è di sole 15.500 euro". Singh ha inoltre spiegato a LeicestershireLive di essersi rivolto a uno specialista dell'ibrido che gli ha detto che non era disponibile una riparazione più economica, il che sembra una bugia, dato che su internet sono state trovate batterie come quella della E300 Hybrid (un'unità da 0,8 kWh) a prezzi che non superavano i 950 euro.

Alla fine, quello che rimane è la consapevolezza che la questione prezzi-batterie sia ancora un "guasto" da risolvere nel grande ingranaggio della mobilità ibrida ed elettrica, che in tempi recenti sta cogliendo numerosi dissensi e richiami alla realtà da parte anche, e soprattutto, degli stessi addetti ai lavori.

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