Il Ceo Stellantis con l’iconica vettura simbolo del Motosport concludono la 24° edizione della manifestazione
08.02.2022 ( Aggiornata il 08.02.2022 13:11 )
Lo scorso 27 gennaio è partita la 24esima edizione del Rally di Monte Carlo, al quale - vi avevamo raccontato - ha partecipato anche il Ceo Stellantis Carlos Tavares, a bordo di una Lancia Stratos HF del 1975 con speciale livrea Alitalia. Il 7 febbraio, dopo quasi quasi 300 km, Tavares ha tagliato il traguardo della competizione, lui che ha iniziato a correre su strada nel 1980, partecipando a oltre 500 gare su strada e in pista.
Lancia Stratos è una vera e propria leggenda del Motorsport, progettata appositamente per i Rally e costruita in soli 500 esemplari, vinse tre titoli mondiali consecutivi (1974, 1975, 1976) e due titoli europei, ritirandosi imbattuta dalle competizioni. E poi c’è il design, che ha fatto innamorare gli appassionati: un coupé basso e filante, con la tipica forma a cuneo, arricchito successivamente dalla grafica dello sponsor Alitalia
Guarda il videoLa scelta della vettura del 1975, la stessa su cui all’epoca gareggiò Sandro Munari, non è affatto casuale. Lancia è, ancora oggi, il Marchio che ha vinto di più nel mondo dei Rally, collezionando ben 15 titoli mondiali, tra piloti e costruttori e la Stratos è una vera e propria leggenda del Motorsport, progettata appositamente per i Rally e costruita in soli 500 esemplari, vinse tre titoli mondiali consecutivi (1974, 1975, 1976) e due titoli europei, ritirandosi imbattuta dalle competizioni. E poi c’è il design, che ha fatto innamorare gli appassionati: un coupé basso e filante, con la tipica forma a cuneo, arricchito successivamente dalla grafica dello sponsor Alitalia.
“Guidare Lancia Stratos su queste strade ricche di storia non implica solo passione, ma anche senso di responsabilità, perché Lancia Stratos non è solo una vettura, ma un monumento del Motorsport e del marchio Lancia”, ha dichiarato Carlos Tavares che ha percorso quasi 300 km attraverso 17 prove speciali, dalle spiagge del Principato ai valichi innevati del Massiccio del Vercors. “Il pubblico ci applaude e chiede di accelerare, perché l’emozione è fatta anche dal sound del motore che ne deriva. Guidare una vettura del genere e mettere in mostra le sue qualità è anche un modo di far felice la gente”.
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