Strategia incentivi auto, vertice a Palazzo Chigi

Strategia incentivi auto, vertice a Palazzo Chigi

Dopo gli appelli di associazioni e filiera, oggi un tavolo con quattro ministri per trovare delle soluzioni

di Redazione

09.02.2022 ( Aggiornata il 09.02.2022 15:16 )

Il Governo prepara il piano per l'auto. La questione è centrale nell'agenda dell'esecutivo. Lo dimostra l'incontro previsto per questa mattina, a Palazzo Chigi - in modalità mista, fra presenza e streaming - tra i ministri dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, dell'Economia, Daniele Franco, delle Infrastrutture, Enrico Giovannini e della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, per discutere in modo coordinato e collegiale sugli interventi necessari per accompagnare la transizione verso l'elettrico ed evitare gravi conseguenze sociali e occupazionali.

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IL MONITO DEL MINISTRO GIORGETTI

Non sono caduti nel vuoto gli appelli delle associazioni della filiera auto e le sollecitazioni, sempre più forti, degli industriali e dei sindacati, che stimano una perdita di 73.000 posti di lavoro, a causa dello stop nel 2035, proposto dall'UE alla vendita di nuove auto che producono emissioni di carbonio. E meritano attenzione, anche le considerazioni fatte ieri dallo stesso Ministro Giorgetti: "Non possiamo nasconderci il rischio di conseguenze sociali e occupazionali indesiderate e potenzialmente gravi, in particolare per il settore automotive e per i piccoli produttori, se non saremo in grado di ascoltare gli input che ci vengono dall'industria - ha detto ieri a Opening, presso la Camera di Commercio Italo-Germanica -. Dobbiamo considerare chi controlla le materie prime ed evidentemente questo soggetto non si trova in Europa. Facciamo attenzione perché stiamo consegnando il futuro del settore auto a un soggetto che sta fuori dall'Europa".

INFRASTRUTTURE DI RICARICA: L'ALLARME DELL'ACEA

Tema Auto anche in Europa è sempre più caldo. Nel giorno in cui l'European Chips Act affronta la questione della dipendenza dai fornitori esteri per i microchip, cruciale anche per l'industria dell'automotive, l'Acea (l'Associazione europea dei costruttori di automobili) lancia l'allarme sul grave ritardo nel ritmo di sviluppo delle infrastrutture di ricarica. "Il ritmo attuale di crescita è in ritardo rispetto alla domanda dei consumatori di auto a ricarica elettrica. Negli ultimi cinque anni, le vendite di auto elettriche sono cresciute quattro volte più velocemente rispetto all'accumulo di punti di ricarica. Le vendite di auto elettriche sono aumentate di oltre 10 volte tra il 2017 e il 2021, mentre il numero di caricabatterie pubblici nell'Ue è cresciuto di meno di 2,5 volte nello stesso periodo", ha spiegato il presidente e CEO Oliver Zipse.

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