Le difficoltà di approvvigionamento della componentistica portano Volkswagen allo stop degli ordini su alcuni modelli ibridi plug-in. E' un altro degli effetti del conflitto in Ucraina
08.03.2022 18:18
Stop agli ordini e, chi ha già ordinato la propria Volkswagen ibrida plug-in, è molto probabile che vedrà slittare la consegna al 2023. Lo scenario di guerra in Ucraina impatta sulla produzione auto.
Dopo la crisi dei semiconduttori che ha caratterizzato tutto il 2021 e non è stata del tutto superata, un altro shock al mercato arriva con il conflitto in Ucraina, la guerra di invasione condotta dalla Russia.
Se le sanzioni economiche verso Mosca sono destinate a mordere pesante, se la presenza di molte case automobilistiche in Russia è stata rivalutata, resta un problema di approvvigionamento di componentistica - semiconduttori e non solo - e di incremento dei prezzi delle materie prime da fronteggiare.
Volkswagen ha annunciato lo stop da mercoledì alla raccolta ordini su nuovi modelli ibridi plug-in, nel dettaglio: Golf, Tiguan, Passat, Arteon e Touareg.
Il motivo? Difficoltà di approvvigionamento della componentistica prodotta in Ucraina, che sullo scacchiere della produzione globale ha un ruolo specifico in materia di fornitura di cablaggi per sistemi elettrici dei veicoli. È l'ambito sul quale Volkswagen è maggiormente impattata, insieme a svariati interruttori presenti all'interno delle auto e realizzati da fornitori in Ucraina. È la produzione europea a essere impattata, restando i mercati asiatici, del nord e Sudamerica, al momento estranea al problema.
Tra il 14 e il 18 marzo si fermerà il sito produttivo di Wolfsburg, Zwickau - casa delle elettriche Volkswagen MEB - sarà ferma fino al 18 marzo, altri impianti sono stati costretti allo stop, tra Hannover, Dresda, gli stabilimenti in Polonia della casa tedesca.
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