Fit for 55, si decide il futuro dell'auto

Fit for 55, si decide il futuro dell'auto

A Strasburgo sotto esame del Parlamento Europeo la proposta della Commissione di fermare la vendita dei motori endotermici nel 2035

di Francesco Forni

07.06.2022 ( Aggiornata il 07.06.2022 08:59 )

A Strasburgo si decide il futuro dell’auto. Il Parlamento europeo da oggi è in seduta plenaria per discutere e votare il “Fit for 55” ovvero il pacchetto di soluzioni avanzate dalla Commissione Europea votato a mitigare e limitare il cambiamento climatico.  

L’obiettivo è quello obiettivo di ridurre del 55% le emissioni nette di gas serra entro il 2030. Per quanto riguarda il settore automotive, il nodo è la conferma o meno dello stop alla vendita dei veicoli a combustione interna entro il 2035 nel Vecchio Continente.

La mattinata è schedata sulla discussione verso l’allineamento generale al “Fit for 55” sulle emissioni. Nel pomeriggio il focus passerà gli standard di emissione carbonica di auto e furgoni, non i camion. I due passi sono il -55% delle emissioni per il 2030 e il .-100% per il 2035, ovvero la messa al bando della produzione di qualsiasi vettura o van che non sia a zero emissioni. Mercoledì 8 giugno, domani, sarà espresso il voto.

Parecchio s’è mosso nelle ultime settimane. La Commissione Trasporti s’è espressa favorevolmente per mantenere aperta la soluzione della neutralità tecnologica, quindi non solo la strada delle auto a batterie, ma anche con efuel, idrogeno o altro per i motori endotermici. Ma la Commissione Ambiente ha votato contro a questa richiesta.

E' ancora tutto in ballo

Partita aperta, col primo gruppo del Parlamento Europeo, il Partito Popolare, che ha chiesto una sorta di moratoria per dare più respiro alla industrie europee in questa delicata transizione per evitare una crisi del sistema, o un suo collasso. Il pericolo, evidenziato anche dalla Commissione trasporto è quello di mettere a rischio 500.000 posti di lavoro in Europa.

Una enormità destinata a moltiplicarsi nell’indotto. 

Se il pacchetto “Fit for 55” sarà approvato dal Parlamento europeo, sarà poi compito dei singoli stati dell’Unione decidere la loro posizione, che poi saranno negoziate dal Consiglio dell’Unione europea.

In caso invece di diniego del Parlamento il pacchetto tornerebbe al Consiglio, guidato da Ursula Gertrud von der Leyen. La situazione resta al momento molto incerta. 

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