Caro benzina, taglio accise e crisi di governo: i possibili scenari

Il governo dimissionario crea non pochi dubbi su cosa accadrà nelle prossime settimane, un momento di certo non ottimale per una nuova crisi considerato il difficile momento che l’Italia sta attraversando, anche e soprattutto dal punto di vista economico. Quello che sembra certo, tuttavia, è che il nuovo decreto di luglio con gli aiuti alle famiglie e alle imprese arriverà. Ma ancora non se ne conoscono le modalità: sarà un maxi decreto oppure verrà deciso di affrontare un’emergenza alla volta? Dopo la giornata di mercoledì 20 luglio, quella in cui il presidente del consiglio Mario Draghi terrà le sue comunicazioni fiduciarie al Parlamento, dovremmo saperne di più. Sappiamo che ci sono a disposizione 10 miliardi di euro e alcune scadenze stanno per fare il loro tempo: in particolare, lo sconto sulla benzina, valido fino al 2 agosto 2022.

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Il taglio dovrebbe essere confermato

Con questo taglio, ricordiamolo, un litro di benzina e diesel costa circa 30 centesimi in meno (al momento siamo sui 2 euro circa), ma senza questo sconto i prezzi torneranno alle stelle, più di quanto già non lo siano. Ribadiamo che nulla è né certo né ufficiale, ma da quanto sappiamo, l’idea è quella di mantenere il taglio e di allungarlo (della durata di oltre 30 giorni), per esempio fino a inizio ottobre. Il taglio delle accise vale circa un miliardo al mese e senza un governo ufficiale, la proroga potrebbe arrivare (come accaduto l’ultima volta) da un decreto interministeriale. La misura, considerata l’urgenza e la situazione di difficoltà in cui si trovano molte famiglie italiane, non sembra comunque in discussione.

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