Reddito di cittadinanza? Con l’acquisto di alcune auto arrivano i controlli

Reddito di cittadinanza? Con l’acquisto di alcune auto arrivano i controlli

Non bisogna possedere una vettura immatricolata per la prima volta nei 6 mesi prima della richiesta

di Redazione

07.09.2022 ( Aggiornata il 07.09.2022 16:51 )

Il reddito di cittadinanza, di cui gli italiani possono usufruire da qualche anno, è un aiuto a tutte quelle famiglie e singoli cittadini che – purtroppo – sono disoccupati. Con un’entrata di un tot di euro, si dà il sussidio affinché questi non trovino un’occupazione. A volte però c’è chi se ne approfitta, come in tutte le cose. E non rispetta le regole. Come il caso della donna a Padova che aveva un commercio d’auto usate, con 74 vetture intestate – fra cui alcune di lusso – e il reddito di cittadinanza.

È da un po’ che la Guardia di Finanza sta operando al fine di scovare i furbi che non rispettano i requisiti imposti per avere l’aiuto. Fra questi, ci sono anche alcuni modelli di auto. Se si posseggono, scattano i controlli e si rischia di perdere il sussidio. Ma quali sarebbero?

Attenzione alle immatricolazioni

Iniziamo con il dire che per avere il reddito di cittadinanza, una famiglia o un cittadino deve avere un ISEE inferiore a 9.360 euro, deve avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può accrescere in base al numero dei componenti della famiglia e – se ci sono – anche delle disabilità al suo interno, avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. Queste le principali caratteristiche alle quali se ne aggiungo alcune altre, come l’acquisto dei veicoli.

Infatti, la normativa riguardo il reddito di cittadinanza dice che nessun membro del nucleo familiare deve avere intestata, e quindi esserne possessore, una vettura immatricolata per la prima volta nei 6 mesi prima della richiesta per il reddito; i modelli di cilindrata superiore a 1.600 cc, immatricolati per la prima volta nei 2 anni antecedenti alla domanda, sono esclusi e quindi chi ne è in possesso non ha problemi. Questo identico discorso vale per i motoveicoli di cilindrata superiore a 250cc, purché siano stati immatricolati 2 anni prima. Non si possono avere navi e imbarcazioni da diporto.
Ecco perché se si vuole evitare che i controlli arrivino a “bussare alla porta di casa”, è bene prestare attenzione alle auto che si hanno e alle loro immatricolazioni.

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