Sciopero dei benzinai: Faib, Fegica e Anisa minacciano la chiusura

Sciopero dei benzinai: Faib, Fegica e Anisa minacciano la chiusura

I motivi delle proteste riguardano i mancati interventi di ristrutturazione delle aree di servizio autostradali proposti attraverso un decreto ministeriale

di Redazione

18.10.2022 ( Aggiornata il 18.10.2022 16:01 )

Mentre il prezzo del diesel alle stelle fa arrabbiare e non poco gli automobilisti italiani, anche i benzinai hanno qualcosa da ridire al Governo. In particolare i gestori Faib, Fegica e Anisa hanno deciso di contattare i ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e della Transizione ecologica per annunciare un possibile sciopero. Ma qual è il motivo?

Le mancate ristrutturazioni

Secondo quanto riporta la lettera inviata dalle tre compagnie, la bozza del decreto ministeriale con cui il Governo si impegnava a ristrutturare l'impianto complessivo delle aree di servizio autostradali chiudendo, anche attraverso un blocco del rinnovo delle concessioni, almeno un terzo dei distributori, non è stata rispettata. Ulteriore oggetto di protesta è il “gravissimo quanto imbarazzante stato di degrado e depauperamento della qualità e dei prezzi offerti agli utenti. Per questo Faib, Fegica e Anisa dichiarano che: “Nel caso in cui il Mims dovesse pubblicare il decreto in questione, nei termini sopra descritti e in assenza delle dovute prescrizioni in materia di ‘continuità della gestione’, di osservanza dei contratti collettivi sindacali e di protezione dei livelli occupazionali del personale dipendente (…), le scriventi Federazioni annunciano che, senza ulteriore comunicazione, saranno proclamate tutte le azioni sindacali a contrasto dell’atto ministeriale, ivi compresa la chiusura delle aree di servizio autostradali”.

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