Isotta Fraschini, la storia dell'icona italiana che si prepara a rinascere

T8 e T12, il tentativo di rilancio con Audi

Negli anni '90 il nome Isotta Fraschini sembrava pronto a tornare finalmente sul mercato, più di 50 anni dopo dall'ultima vettura prodotta. Il progetto di rilancio, finanziato da contributi statali, vedeva in collaborazione la Carrozzeria Fissore, che aveva recentemente rilevato i diritti sul nome del brand, insieme ad Audi.

La collaborazione si realizzò nella produzione di due modelli di lusso a elevate prestazioni: la T8 e la T12. La prima venne presentata al Salone di Parigi del 1988, ed era una lussuosa cabriolet derivata dall'Audi A8, ed equipaggiata con un'unità V8 da 4,2 litri e 300 cavalli di potenza. La T12 invece era una berlinetta a quattro posti, presentata nella stessa edizione della kermesse francese: era dotata di un V12, sempre di derivazione Audi, che sviluppava 400 cavalli.

Di questi due modelli vennero realizzati però solo alcuni esemplari dimostrativi: nel '98 Audi acquisì il controllo di un altro prestigioso brand italiano, Lamborghini, facendo interrompere la collaborazione con Fissore. In breve il progetto naufragò, facendo sfumare ogni speranza di rivedere una vettura a marchio Isotta Fraschini sulle strade.