Secondo il Coordinamento delle Associazioni potrebbe esserci il rischio di atti speculativi ai danni dei consumatori. Richieste indagini a Guardia di Finanza e Procure della Repubblica
04.01.2023 ( Aggiornata il 04.01.2023 17:26 )
Dal 1 gennaio 2023 ha avuto termine il taglio delle accise sul prezzo dei carburanti, scadenza che ha fatto inevitabilmente schizzare di nuovo alle stelle benzina (arrivata oltre i 2 euro) e gasolio. Immediate le polemiche dei consumatori, proteste che hanno portato il Codacons ad annunciare un esposto alla Guardia di Finanza e alle Procure della Repubblica.
Quello che si teme è che possano essere messi in atto comportamenti speculativi ai danni dei consumatori stessi. Come riporta il Codacons, la scadenza del taglio delle accise porterà un incremento di 366 euro della spese di rifornimento per ogni famiglia, per questo è necessario un intervento immediato e deciso da parte delle istituzioni.
Carlo Rienzi, presidente del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori afferma: "La benzina in modalità self ha già superato quota 1,8 al litro, mentre il gasolio in modalità servito ha sfondato la soglia dei 2 euro al litro, tutto ciò mentre le quotazioni internazionali del petrolio sono in ribasso e non giustificano in alcun modo l'andamento dei prezzi alla pompa, al netto del rialzo delle accise.
Per tale motivo presentiamo un esposto alle procure della Repubblica di tutta Italia e alla Guardia di finanza chiedendo di aprire un'indagine per la possibile fattispecie di aggiotaggio e di sequestrare le bolle di acquisto dei carburanti direttamente presso le società petrolifere, per verificare le motivazioni di tali aumenti alla pompa".
Link copiato