L'esclusività assoluta della Bugatti Chiron Profilée ha un valore. È quello realizzato all'asta, tra i lotti battuti a Parigi da RM Sotheby's. La cifra raggiunta ne fa l'auto nuova di maggior valore a essere mai stata battuta nel corso di un'asta.

Con 9 milioni 792 mila e 500 euro, compreso il premio pagato dall'acquirente alla casa d'aste, la Chiron Profilée passa dall'Atelier Bugatti al garage dell'acquirente che si ritrova un esemplare unico per molti aspetti.

Diversa da Chiron Pur Sport e mai prodotta

La base tecnica è di una Bugatti Chiron da 1.500 cavalli, con il medesimo motore W16 8 litri e quadri-turbo. A renderla esclusiva è il contesto che ha portato alla nascita della Profilée.

Le richieste dei clienti, di una Chiron diversa dalla Pur Sport, era stata accolta favorevolmente da Bugatti, salvo "incappare" nel corso dello sviluppo nell'esaurimento della produzione inizialmente allocata al progetto Chiron (500 esemplari). Così, l'esemplare di sviluppo Chiron Profilée venne ultimato e validato secondo tutti gli standard della casa perché approdasse alla produzione, pur consapevoli in Bugatti che una e una sola Chiron Profilée sarebbe mai stata assemblata. 

Colore e intrecci in pelle come nessun'altra Bugatti

A renderla unica, come se non bastasse la storia che porta con sé, vi tre due dettagli di stile. Anzitutto, l'ala fissa in coda, per una silhouette che dà il nome Profilée e richiama il progetto della Bugatti Type 46 Superprofilée degli anni Trenta del Novecento.

La colorazione Argent Atlantique è inedita e nessun'altra Bugatti potrà più sfoggiarla, oltre la Chiron Profilée. A bordo, inoltre, la casa di Molsheim ha impiegato, per la prima volta, rivestimenti in pelle intrecciata.

"Per noi era importante offrire l'opportunità di acquistare questo pezzo di storia a quante più persone possibili, essendo la Chiron Profilée un pezzo unico. Gli offerenti hanno riconosciuto chiaramente l'importanza e il valore della Chiron Profilée con un'accesa rivalità e un prezzo che posiziona quest'auto nei libri di storia", ha commentato il direttore generale di Bugatti Automobiles, Hendrik Malinowski.