Il Presidente del Consiglio dei Ministri torna a mettere fortemente in discussione il provvedimento della UE, elencando i motivi dei suoi forti dubbi in merito
10.02.2023 ( Aggiornata il 10.02.2023 09:25 )
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, torna a esprimere preoccupazione relativamente allo stop alla vendita di auto con motore endotermico fissato per il 2035 dalla UE.
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Lo aveva dichiarato a fine 2022, ha ribadito il concetto in una intervista al Sole 24 Ore, con parole preoccupate per l’industria e l’occupazione e dubbiose sulla reale efficacia del provvedimento.
“Condivido le preoccupazioni degli operatori del settore. Lo stop dal 2035 ai motori termici mette in grave difficoltà l’industria europea dell’automotive, che si confronta in un mercato globale dove non ci sono regole così stringenti nel breve-medio termine. Il cammino verso una sostenibilità ambientale maggiore dev’essere graduale e non deve mettere in difficoltà le imprese italiane ed europee. Imporre una scadenza così ravvicinata per una trasformazione epocale di questo tipo rischia di avere conseguenze pesantissime dal punto di vista occupazionale e produttivo, oltre ad avere dubbia efficacia dal punto di vista ambientale visto l'impatto elevato sull'ambiente della produzione di auto elettriche e la sempre maggior efficienza di quelle a combustione. Dobbiamo prevenire questa emergenza. C'è convergenza in Italia su questo tema e lo porrò con forza in sede europea”.
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