Bentley, addio al W12: stop alla produzione nel 2024

La Casa britannica annuncia l'addio al suo motore più iconico il 12 cilindri a W che equipaggia i modelli top di gamma dal 2003

di Redazione

22.02.2023 ( Aggiornata il 22.02.2023 12:48 )

Tempi duri per i motori endotermici, soprattutto per quelli caratterizzati da grandi cilindrate e frazionamenti. Come i 12 cilindri, che rappresentano ormai una specie quasi in via d'estinzione, con solo pochi Costruttori ancora determinati a offrirli. Bentley, che finora aveva rappresentato uno degli ultimi baluardi di questo tipo di propulsori, ha annunciato lo stop alla produzione del suo iconico W12, che attualmente equipaggia le sportive Continental GT Coupé e Convertible, e la berlina di lusso Flying Spur. Dalla primavera 2024, infatti, la Casa britannica offrirà solo modelli a 6 e 8 cilindri, in attesa del passaggio al 100% elettrico.

Bentley Mulliner Batur

Bentley Mulliner Batur

Granturismo esclusivissima, prodotta da Mulliner, la Batur anticipa lo stile delle Bentley elettriche. Il motore, però, è ancora l'iconico W12. Numerose le novità, dalla pelle sostenibile al composito di fibre naturali in sostituzione del carbonio

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W12 Bentley, canto del cigno con 750 cavalli

Affascinanti e complessi, potenti e dalla voce inconfondibile, i motori a 12 cilindri sembrano ormai avviati sul viale del tramonto, difesi ancora solo da poche Case e vittime del downsizing, delle norme sempre più stringenti sulle emissioni e dell'elettrificazione incombente. Alla lista dei Costruttori decisi a dire addio a questo tipo di motori c'è ora anche Bentley, che ha fissato ad aprile 2024 lo stop alla produzione del suo iconico W12, con le ordinazioni che resteranno aperte solo fino a dicembre di quest'anno. Se volete mettere in garage una Bentley nuova con motore a 12 cilindri, è arrivato il momento di farlo.

Prodotto in oltre 100mila unità nella fabbrica di Crewe, in Inghilterra, il tradizionale W12 Bentley lascerà le linee di produzione in grande stile. Gli ultimi esemplari del propulsore saranno infatti destinati a una piccola serie di 18 Batur realizzate a mano da Mulliner, e che potranno contare su ben 750 cavalli di potenza e 1.000 Nm di coppia. Un degno canto del cigno per un motore che, negli ultimi vent'anni, ha reso inconfondibili – e velocissimi - i modelli al top della gamma Bentley.

Largo all'elettrificazione in casa Bentley

La decisione di dire addio al W12 è stata presa da Bentley per accelerare la propria strategia Beyond100, che punta a elettrificare progressivamente l'intera gamma entro il prossimo decennio, con l'obiettivo finale di raggiungere le emissioni zero. Un processo già avviato con l'introduzione delle Flying Spur e Bentayga ibride plug-in, e che proseguirà con il lancio della Spectre, primo modello full electric del Marchio.

“Il nostro progressivo viaggio verso una mobilità di lusso sostenibile significa apportare cambiamenti a ogni area di Bentley Motors – ha spiegato Adrian Hallmark, Chairman e Chief Executive della Casa britannica – Quando abbiamo lanciato per la prima volta iL W12 nel 2003, sapevamo di avere un potente motore che avrebbe spinto verso il futuro sia le nostre vetture che il nostro Marchio. Dopo 20 anni è giunto il momento di ritirare questo iconico propulsore”. Motore che, dal suo debutto a oggi, è stato oggetto di una costante evoluzione. Negli ultimi due decenni infatti la potenza è aumentata del 37% e la coppia del 54%, mentre le emissioni sono state ridotte del 25%.

Ora largo all'elettrificazione, con i tecnici dedicati all'assemblaggio del W12 che saranno reimpiegati sulle linee produttive dei V8 e dei V6 plug-in hybrid.

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