Si chiude mestamente il progetto delle supercar cinesi annunciato con un investimento da un miliardo di euro nella Motor Valley
13.03.2023 ( Aggiornata il 13.03.2023 09:20 )
Annunciato in pompa magna quale progetto da un miliardo di euro nel maggio 2020, si chiude mestamente il progetto Silk-Faw, quello di realizzare supercar cino-americane nella Motor Valley.
La Regione Emilia-Romagna ha revocato i finanziamenti all’azienda che aveva in programma di realizzare il suo stabilimento a Gavassa di Reggio Emilia, a due passi dall’autostrada A1.
Niente auto da sogno elettrificate cinesi. L'azienda non ha onorato nemmeno il rogito per l’acquisto del terreno. La Regione Emilia-Romagna ha preso atto della «volontà di rinunciare all’accordo di insediamento e sviluppo sottoscritto in data 27 aprile 2022».
Potrebbe interessarti: Silk-Faw, la promessa di agosto
Erano state annunciate 5.000 assunzioni, ma non se n’è fatto niente, così i anche i 4,5 milioni di euro di fondi pubblici stanziati, sono stati prima congelati e poi ritirati.
Un grosso buco nell’acqua, dopo annunci strabilianti. E anche richieste come quella al Comune di Reggio per un casello autostradale dedicato sulla A1, sul modello Philip Morris a Valsamoggia (Bologna).
La storia è nota, già da un anno la fuga dei cervelli italiani, quali ex Ferrari Amedeo Felisa e Roberto Fedeli, aveva innalzato l’emergenza. Poi le lamentele dei fornitori non saldati e dei primi licenziamenti dei dipendenti.
L’atto della Regione ha sancito l’ultimo passo.
Potrebbe intereressarti: su Auto in edicola, Renault Austral E-Tech full hybrid: regina dei consumi
Link copiato