Silk-Faw, fine corsa: la Regione Emilia-Romagna revoca i fondi

Silk-Faw, fine corsa: la Regione Emilia-Romagna revoca i fondi

Si chiude mestamente il progetto delle supercar cinesi annunciato con un investimento da un miliardo di euro nella Motor Valley

di Francesco Forni

13.03.2023 ( Aggiornata il 13.03.2023 09:20 )

Annunciato in pompa magna quale progetto da un miliardo di euro nel maggio 2020, si chiude mestamente il progetto Silk-Faw, quello di realizzare supercar cino-americane nella Motor Valley.

La Regione Emilia-Romagna ha revocato i finanziamenti all’azienda che aveva in programma di realizzare il suo stabilimento a Gavassa di Reggio Emilia, a due passi dall’autostrada A1.

Silk-Faw, un tracollo clamoroso

Niente auto da sogno elettrificate cinesi. L'azienda non ha onorato nemmeno il rogito per l’acquisto del terreno. La Regione Emilia-Romagna ha preso atto della «volontà di rinunciare all’accordo di insediamento e sviluppo sottoscritto in data 27 aprile 2022».

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Erano state annunciate 5.000 assunzioni, ma non se n’è fatto niente, così i anche i 4,5 milioni di euro di fondi pubblici stanziati, sono stati prima congelati e poi ritirati.

Un grosso buco nell’acqua, dopo annunci strabilianti. E anche richieste come quella al Comune di Reggio per un casello autostradale dedicato sulla A1, sul modello Philip Morris a Valsamoggia (Bologna).

La storia è nota, già da un anno la fuga dei cervelli italiani, quali ex Ferrari Amedeo Felisa e Roberto Fedeli, aveva innalzato l’emergenza. Poi le lamentele dei fornitori non saldati e dei primi licenziamenti dei dipendenti.

L’atto della Regione ha sancito l’ultimo passo.

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