La strategia della Casa di Elon Musk porta a più vendite, però i profitti e il titolo in borsa ….
20.04.2023 ( Aggiornata il 20.04.2023 09:13 )
Tesla abbassa ancora i prezzi in USA, ma la crescita delle vendite va a scapito dei profitti e il titolo perde in borsa. Il gioco vale la candela?
Dopo le sforbiciate a lisitno in Italia, la Casa sul mercato USA ha tagliato i prezzi di Model 3 a trazione posteriore a partire da 39.900 dollari (-2.000), al cambio circa 36.500 euro, e quelli di Model Y Long Range a 49.900 dollari (-3.000). Di fatto tornandoo ai livelli del 2021.
Le vendite stanno andando bene, +4,3% rispetto al quarto trimestre del 2022 e +36% a confronto dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi del Gruppo saliti del 24%, a 23,32 miliardi di dollari, ma l’utile è in calo del 24%, quasi un quarto, a 2,51%.
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Non un bel segnale, le quote crescenti di mercato mondiale sono state conseguite al costo di un calo di margini e utili. Un prezzo che spesso pagano i grandi Costruttori generalisti, club in cui è entrata Tesla, anche se produce solo auto elettriche.
Infatti il margine lordo totale ora è del 19,3%, rispetto alle previsioni del 22,4%. Sempre molto più alto rispetto alla quasi totalità delle Case auto. Ma intanto il titolo in borsa ha perso un 4%, restando largamente in positivo rispetto al 2022 (+50%), ma l’altalena c’è.
L’obiettivo dichiarato da Elon Musk, è di arrivare a 1,8 milioni di consegne nel 2023 e iniziare le consegne del Cybertruck negli Stati Uniti entro il terzo trimestre dell’anno.
“C’è sufficiente liquidità per finanziare il piano di espansione e di prodotti a lungo termine. Governeremo al meglio le nostre attività per conservare un bilancio solido durante questa fase incerta. Pensiamo che puntare su volumi più elevati, rispetto a meno vendite ma a maggiori margini al momento sia la strada giusta”.
Avrà ragione ancora lui?
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