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Il presidente Macron ha ammesso che la scelta non potrebbe essere in alcun modo additata come protezionismo, poichè si baserebbe sui dati delle emissioni del processo di produzione
24 mag 2023
Sulla scia degli Stati Uniti, anche la Francia si muove per promuovere e incentivare l'acquisto dei veicoli elettrici prodotti in Europa. Ad avanzare l'idea è lo stesso presidente Macron il quale ha esposto l'idea durante un incontro pubblico con rappresentanti del settore industriale, con l'obiettivo di contrastare il protezionismo degli USA e cercare di decelerare l'espansione di veicoli cinesi (in Cina viene ancora utilizzato il carbone nel processo di produzione) nel Vecchio Continente.
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Sarà dunque necessaria prima un'approvazione da parte del Parlamento francese e una valutazione del criterio utilizzato per attuare tali limitazioni: al fine di non essere accusata di protezionismo, la Francia potrebbe basarsi sulle emissioni prodotte durante le fasi industriali. Le agevolazioni interesserebbero esclusivamente le auto prodotte utilizzando fonti di energia rinnovabile e dovrebbero rispettare rigorosi limiti di impronta carbonica, inclusa la produzione delle batterie.
“Saremo il primo Paese europeo a rivedere i criteri di assegnazione dei contributi, ma questo non significa essere protezionisti: non chiuderemo il mercato, ma non vogliamo usare i soldi dei contribuenti francesi per sostenere l’industria non europea”, ha affermato Macron, che ha concluso così: "Non voglio che l’Europa sostenga batterie che non sono prodotte nel Vecchio Continente perché né gli americani né i cinesi agevolano le batterie prodotte da noi”.
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