Aston Martin DB12, la granturismo diventa super per dinamismo e tecnologia

Aston Martin DB12, la granturismo diventa super per dinamismo e tecnologia

Sostituisce la DB11 e propone solo il motore V8 biturbo, nettamente più potente rispetto al passato. La Aston Martin DB12 è più sportiva nel design e nell'assetto. Rivoluzione all'interno

25.05.2023 16:37

È più affilata (e si vede) nel design. Promette d'essere più affilata e dinamica nel comportamento dell'assetto. È nettamente più tecnologica, grazie all'infotainment connesso.

Aston Martin DB12 raccoglie l'eredità della DB11, di una grand tourer, per proporsi come "super tourer". Comfort e cura alla qualità degli interni ma anche una spiccata propensione al dinamismo al volante.

Aston Martin DBX707 AMR23 Edition

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Motore solo V8, ma che numeri!

Il progetto DB12 fa a meno del motore V12 per puntare tutto sul V8 4 litri twin turbo di origine Mercedes-AMG. Con 680 cavalli e 800 Nm raggiunge valori del 34% superiori rispetto al passato. Vi riesce grazie all'adozione di due turbo maggiorati, a un diverso profilo delle camme, alla variazione del rapporto di compressione e, a supportare questi incrementi, un miglioramento del raffreddamento. Due radiatori supplementari si sommano all'elemento principale mentre un radiatore dell'olio più grande completa gli accorgimenti tecnici legati al motore.

Il telaio il alluminio è stato irrigidito e vale un 7% in più di rigidità torsionale, con gli interventi condotti nel sottoscocca come nel vano motore. Sostanzialmente invariato è il peso, con 20 kg appena in più per la DB12 rispetto alla DB11 V8 Coupé: 1.788 kg il dato assoluto, con guidatore a bordo e componenti alleggeriti come i freni carboceramici (optional da -27 kg).

Misure da GT, assetto da sportiva pura

Le forme della GT Aston Martin si fanno meno abbondanti perché le linee tese aumentano sui 4,72 metri di lunghezza per 1,98 di larghezza. Il passo di 2,80 metri è definito da una nervatura netta che collega i fari anteriori al tre quarti posteriore. 

L'assetto fa affidamento su ammortizzatori adattivi e un servosterzo elettrico reso non solo più diretto ma meno filtrato nelle sensazioni che darà al guidatore: solo 2,4 giri per il classico "lock-to-lock". Poggia su cerchi forgiati da 21 pollici la Aston Martin DB12 gommata da Michelin con le Pilot Sport 5 S su misura. Grip e comfort per la presenza della schiuma fonoassorbente all'interno del pneumatico.

Le prestazioni

Quanto va forte questa DB12, che arriva 75 anni dopo la prima DB (lettere omaggio a David Brown, che rilevò Aston Martin nel 1947)? Raggiunge i 325 km/h e accelera in 3"6 sullo zero-cento km/h. È però sulle doti dinamiche, più che velocistiche assolute, che Aston pone l'accento.

Il differenziale a controllo elettronico, al posteriore, ha una rapidità di attivazione nell'ordine di pochi millesimi di secondo nel variare il grado di chiusura del differenziale. Ancora, le modalità di guida corrispondono a variazioni d'assetto molto più sensibili che in passato. Un'elettronica che, nell'intervento dell'ESC, fa ricorso a un sensore su 6 assi, in grado di reagire in modo predittivi sui valori di aderenza.

Il prezzo di partenza

Le prime consegne del progetto DB12 sono previste a partire dal terzo trimestre dell'anno, quando i primi clienti riceveranno la loro super tourer. I prezzi? Si aprte da una soglia oltre i 210 mila euro al cambio attuale.

Interni rivoluzionati e infotainment moderno

Un impegno che porta il totale rinnovamento degli interni. L'infotainment da 10,25 pollici è abbinato alla strumentazione con schermo di uguali dimensioni. La connettività del sistema con e-Sim integrata è uno dei punti centrali per Aston Martin, finalmente con una componente multimediale e connessa di buon livello. Per tre anni, i clienti DB12 avranno una serie di servizi gratuiti, tra manutenzione predittiva, assistenza stradale, possibilità di localizzazione e controllo da remoto del veicolo.

Nella progettazione degli interni, i tasti fisici restano come un immediato e imprescindibile punto di controllo. I tasti touch sono presenti ma con moderazione. Se possibile, il cambiamento prodotto all'interno è nettamente superiore agli interventi stilistici esterni. 

Dietro al volante, infine, le palette operano su un cambio automatico 8 marce realizzato da ZF. Si caratterizza per un accorciamento del rapporto finale (migliore accelerazione a ogni marcia) e per logiche di cambiata riviste, in chiave di una maggiore rapidità.

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