Settore automobilistico in crisi: l'allarme di Governo e sindacati

Settore automobilistico in crisi: l'allarme di Governo e sindacati

Adolfo Urso preannuncia un possibile progetto che vede coinvolto Stellantis. De Palma di Fium e Cgil solleva anche il problema di una mancanza dell'industria degli autobus

di Redazione

26.06.2023 ( Aggiornata il 26.06.2023 12:01 )

Il settore automobilistico italiano è in emergenza. A lanciare l'allarme ci ha pensato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso in occasione della kermesse dei giovani di Confindustria a Rapallo. "Il nostro obiettivo è quello di lavorare su un piano nazionale per l'automotive, e spero che prima della pausa estiva si possa raggiungere un accordo di transizione che promuova la crescita, coinvolgendo la principale multinazionale automobilistica europea, Stellantis", ha affermato.

Il Ministro ha evidenziato un rapporto tra veicoli prodotti e immatricolati pari al 35,9% in Italia, rispetto al 66% della Francia, al 131% della Germania e al 219% della Spagna. Secondo Urso, la politica del governo è "molto chiara" e mira a "produrre più auto in Italia attraverso un accordo di transizione che sia saldo, significativo, trasparente e comunicato al mercato e ai cittadini". 

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Le parole di De Palma (Fiom Cgil)

Durante un convegno sull'industria per la mobilità sostenibile a Milano, anche la Fiom Cgil ha sollevato la questione attraverso le parole del segretario generale Michele De Palma: "La situazione della mobilità sostenibile in Italia è estremamente preoccupante". Il sindacalista ha riportato i dati della crisi, con una produzione di meno di 500mila veicoli e la mancanza di un'industria degli autobus. "Dovremmo tornare a produrre 1,8 milioni di vetture, perché abbiamo la capacità produttiva e siamo in grado di realizzare migliaia di autobus negli stabilimenti di Bologna e Flumeri (Avellino)". Inoltre, ha sottolineato il ruolo cruciale degli impianti di Industria Italiana Autobus (Iia), salvati dai lavoratori stessi, mentre il governo e i soggetti privati rischiano di chiuderli.

A seguito di questa situazione critica, la Fiom ha indetto uno sciopero di quattro ore per il prossimo 7 luglio

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