Indagine Vacanze Sicure: un'auto su cinque ha gomme non conformi

Indagine Vacanze Sicure: un'auto su cinque ha gomme non conformi

L'indagine Vacanze Sicure 2023, condotta da Polizia Stradale, Assogomma e Federpneus, è sconfortante. Ma il problema è anche di natura economica

di Gianluca Guglielmotti

12.07.2023 09:25

Ben 8 milioni le autovetture con pneumatici non conformi sulle strade italiane. Un numero impressionante anche considerando il totale, poco più di 40 milioni: quasi un'auto su cinque (18 su 100). è uno degli sconcertanti dati emersi dall'ultima indagine Vacanze Sicure, condotta annualmente da Polizia Stradale, Assogomma e Federpneus con compartimenti a campione in Piemonte, Val d'Aosta, Veneto, Marche, Toscana e Puglia. Ma la colpa è soltanto degli automobilisti?

Troppe auto "vecchie"

Circa 12 anni e mezzo l'età media delle vetture immatricolate nel nostro Paese durante il corso del 2022. Invece di "ringiovanire", il parco auto circolante sta invecchiando di anno in anno. Quasi il 60% ha oltre 10 anni, mentre le vetture d'epoca (oltre 30 anni), le più inquinanti, occupano circa il 10% delle immatricolazioni. Come spiegato da Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, l'età è inversamente proporzionale alla sicurezza: una più scarsa manutenzione (nonostante dovrebbe essere l'esatto contrario), mancato rispetto degli obblighi di revisione ed equipaggiamenti non omogenei risultano, infatti, molto più frequenti. Lo stato di usura degli pneumatici sotto il limite di legge - 1,6 millimetri -, invece, interessa le autovetture a prescindere dall'anno di immatricolazione, a dimostrazione della scarsa attenzione alla sicurezza degli automobilisti italiani. Ma non si tratta solo di questo, come vedremo tra una manciata di righe.

Polizia Stradale, quasi 9.000 controlli

Tra maggio e giugno 2023 , sono stati ben 8.865 i controlli effettuati dalla Polstrada, principalmente lungo la rete autostradale, in Marche, Piemonte, Valle d'Aosta (regione più "virtuosa"), Puglia (quella con più difformità), Toscana e Veneto: un totale di 37 province, territorio con oltre 12 milioni e mezzo di autovetture circolanti (circa il 31% del totale nazionale). Sebbene l'età media delle vetture controllate sia risultata di 8 anni e 10 mesi, più "giovane" di circa 4 anni rispetto alla media, i risultati sono a dir poco sconfortanti: sette vetture su 100 presentavano pneumatici con battistrada sotto il limite, tre su 100 veri e propri danni alle gomme (tagli, ernie, crepe...) e ben otto su 100 equipaggiamento non omogeneo a livello di pneumatici. Quest'ultimo va differenziato in pneumatici differenti su assi differenti (il cosiddetto equipaggiamento misto, sconsigliato dal Ministero dei Trasporti), e pneumatici diversi (marca, modello, tipologia) sullo stesso asse: tale pratica è vietata dal CdS. Il totale, quindi, è di 18 auto non conformi su 100 controllate. Considerando le vetture con revisione non in regola, poi, si arriva addirittura a 25, 1/4 dell'intera indagine. Interessante, poi, il dato relativo agli pneumatici non omologati, l'unico in contrazione rispetto agli anni passati lungo tutto lo Stivale (1,83% sul totale). 

Problema anche economico

Come accennato, non si tratta solo di "menefreghismo". Gli italiani hanno sempre meno potere economico: effettuare una corretta manutenzione, con revisioni e sotituzione periodica degli pneumatici può costare caro. A questo si aggiunge, purtroppo, il silenzio delle istituzioni a livello di bonus e incentivi legati alla manutenzione dei veicoli. Quelli relativi all'acquisto di mezzi nuovi sono, invece, economicamente non sufficienti. Una situazione paradossale, considerando che si parla della sicurezza degli italiani: Filiberto Mastrapasqua, direttore del servizio di Polizia Stradale, ha ricordato come sulle nostre siano ancora troppe le persone a perdere la vita ogni anno (quasi 1.500 nel 2022). Un dato che potrebbe ridursi semplicemente "equipaggiando pneumatici in perfetta efficienza": le gomme, infatti, sono il primo e unico punto di contatto tra il nostro veicolo e l'asfalto e il più importante elemento per la sicurezza assieme a freni e cinture.

Fabio Bertolotti, direttore Assogomma, e Filiberto Mastrapasqua, direttore Polstrada, durante la conferenza stampa di oggi sul progetto Vacanze Sicure

Viaggiare sicuri, i consigli di Assogomma e Federpneus

A tal proposito, Assogomma e Federpneus hanno stilato una lista di consigli per viaggiare sicuri, soprattutto in vista dell'esodo vacanziero. Di seguito i punti fondamentali:

  • Verificare regolarmente la pressione degli pneumatici 

Pratica troppo spesso sottovalutata, il corretto gonfiaggio degli pneumatici è fondamentale per massimizzare sicurezza, ma anche ridurre i consumi di carburante e delle gomme stesse. Il controllo va effettuato a freddo, almeno una volta al mese e prima di un lungo viaggio, e bisogna sempre attenersi alle pressioni nominali raccomandate dal Costruttore (presenti sul libretto di uso e manutenzione, dietro lo sportellino del carburante o su una targhetta posta all'interno della portiera lato conducente). Non bisogna, poi, dimenticare di portare a bordo la ruota di scorta.

  • Controllare stato di usura ed eventuali danni

Un controllo periodico permette di individuare danni che potrebbero risultare molto pericolosi, come lesioni, tagli, ernie (rigonfiamenti sul fianco). Consumi non regolari degli pneumatici potrebbero dipendere anche da errata equilibratura (e geometrie del veicolo) irregolarità di frenata e inefficienza delle sospensioni. Ricordiamo che il battistrada deve avere, per legge, uno spessore minimo di 1,6 millimetri: questo per assicurare aderenza soprattutto in condizioni di bagnato.

  • Scegliere pneumatici idonei in fase di sostituzione 

È essenziale utilizzare pneumatici di buona qualità, che rispondano alle caratteristiche omologate all’origine dal Costruttore del veicolo e riportate sulla Carta di Circolazione. Per la sicurezza del veicolo è opportuno montare quattro pneumatici uguali e con lo stesso grado di usura, con l'obbligo di montaggio omogeneo sullo stesso asse. In ogni caso, gli pneumatici nuovi o i meno usurati sono da montare sull’asse posteriore (la cui perdita di aderenza potrebbe generare pericolosi sovrasterzi con conseguenti testacoda, anche in autostrada ndr) 

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