I gestori sono tenuti a esporre anche i prezzi medi di gasolio benzina, Gpl, metano, elaborati dal ministero sulla base dei dati ricevuti con “adeguata evidenza"
24.07.2023 ( Aggiornata il 24.07.2023 09:08 )
Dal 1° agosto sarà in vigore per i gestori delle stazioni di rifornimento l’obbligo di esporre, oltre alle tariffe applicate sulla propria area di servizio, il prezzo medio dei carburanti.
La legge definitiva è stata approvata in parlamento il 10 marzo, ma c’è un ricorso al Tar di alcune associazioni di categoria che potrebbe portare a una sospensiva all’ultimo moment.
Il provvedimento era stato varato prevede che i gestori inoltrino ogni variazione di prezzo al ministero delle Imprese e del made in Italy. Una scelta effettuata dopo l’aumento dei prezzi dei carburanti, il taglio di accise del Governo Draghi e la fine dello stesso con quello di Meloni.
I gestori sono tenuti a esporre i prezzi medi di gasolio benzina, Gpl, metano, elaborati dal ministero sulla base dei dati ricevuti con “adeguata evidenza".
Sarano esposte la media regionale sulla viabilità ordinaria e quella nazionale su quella autostradale. Il ministero, oltre a pubblicarle sul proprio sito sta predisponendo una app per i device.
I prezzi medi dei carburanti a caratteri alti non meno di 12 centimetri fino al terzo decimale, andranno esposti entro due ore dall’apertura o le 10.30.
La mancata esposizione comporta multe, dopo il controllo della prefettura o della Guardia di Finanza da 200 a 2.000 euro secondo la fatturazione del distributore e dopo quattro violazioni in 60 può portare alla sospensione dell’attività fino a 30 giorni.
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