Auto Speed Date: all'italiano la spina non piace

Il mercato delle elettriche e delle plug-in hybrid, nel nostro Paese, non decolla: proviamo a capire perché

di Andrea Brambilla

07.08.2023 10:09

Ho sempre di più il dubbio che la situazione in Italia per quanto riguarda il mercato dell'auto elettrica, che anche questo mese di luglio appena terminato ha registrato un calo contrariamente a quanto succede nel resto dell'Europa, sia un problema di come abbiamo approcciato questa transizione. E il risultato è chiaro guardando i numeri del mercato con le vetture benzina che sono ancora le più apprezzate dagli utenti con oltre il 63% delle scelte, se sommiamo anche mild hybrid e full hybrid.

Mercato auto, crescono le vendite delle auto di fascia alta

L'elettrico, sceso al 3,8% del venduto da gennaio, sta soffrendo, non solo perché abbiamo un approccio conservativo ma anche perché non è stato fatto nulla di concreto per renderlo interessante per l'utilizzatore. Sì, le colonnine di ricarica sono cresciute, e probabilmente se facciamo il rapporto tra le poche auto BEV circolanti e i punti dove fare il pieno di energia, siamo tra i Paesi migliori. Ma il risultato è sempre quello, l'Italia va ancora a benzina, anzi va sempre di più a benzina. Il fatto che anche le vetture hybrid plug-in abbiano un calo delle vendite conferma che la spina proprio agli italiani non piace.

Auto Speed Date: perché il mercato delle elettriche non decolla

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Gli incentivi non utilizzati dal Governo (oltre 340 milioni di euro) sono alla base dei numeri negativi conseguiti sul mercato italiano dalle vetture alla spina: il punto della situazione con il Direttore Andrea Brambilla

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Quanti incentivi non utilizzati...

Ma la colpa è anche del Governo che continua a mettere dei paletti sugli incentivi che non permettono di allargare i vantaggi a tutte le vetture BEV e PHEV, infatti sono oltre 340 milioni di euro i fondi non utilizzati degli incentivi per acquistare vetture con emissioni da 0 a 60 gr di CO2/km. Un messaggio che lancia chiaramente anche Michele Crisci, Presidente dell'UNRAE, chiedendo: "Una profonda attenzione alle dinamiche della domanda in relazione alla transizione energetica. E interventi per correggere le 'storture' introdotte nello schema 2022-24 per gli incentivi all’acquisto di vetture a basse emissioni, con innalzamento dei tetti di prezzo ed inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno". Ma forse il nostro Governo questi soldi non vuole spenderli...

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