Auto Speed Date: mercato in ripresa ma elettriche e plug-in non decollano

Gli ultimi dati relativi al mercato auto mostrano le elettriche crescere lentamente mentre le ibride plug-in sono addirittura in calo: intanto non si ferma la guerra delle amministrazioni all'auto

di Andrea Brambilla

04.09.2023 ( Aggiornata il 04.09.2023 10:33 )

Il mercato dell’auto in Italia cresce ma è sempre lontano dai numeri del 2019. Anche i dati positivi del mese di agosto, +12 % rispetto al 2022, non bastano per compensare la perdita rispetto al passato. Agli anni dove le vetture si vendevano realmente. Se analizziamo i primi otto mesi dell’anno il mercato è cresciuto del 20,3 % ma gli ordini continuano ad essere inferiori a quelli dello scorso anno. Se scendiamo ad analizzare le tipologie di alimentazioni troviamo sempre benzina, hybrid e Diesel in testa alla classifica con le elettriche che pur crescendo al 5% in agosto restano il 3,9% del mercato con un calo delle hybride plug-in.

Mercato in ripresa, ma...

L’andamento del mercato è comunque lo specchio reale di come in Italia si considera l’auto. Da una parte i costi elevati dei modelli elettrici e la relativa carenza di infrastrutture portano l’utente a scegliere di restare su alimentazioni tradizionali posizionando l’Italia come fanalino di coda della transizione della mobilità. Dall’altra le incertezze economiche e quelle politiche a livello europeo li convincono a procrastinare la spesa di una nuova vettura.

La transizione verso l’elettrico si conferma un processo più difficile e lungo rispetto a quello che i politici europei volevano, ma soprattutto le elezioni del prossimo anno potrebbero stravolgere tutti gli equilibri e probabilmente spostare l’asticella più avanti rispetto al 2035. A questo aggiungiamo una lotta senza frontiere da parte di molte città e regioni italiane contro l’auto. Milano con il sindaco Sala fa da capolista imponendo blocchi alla circolazione per molte vetture, aumento della tariffa per l’area C estendendola anche al week end, limitando a sole due ore la possibilità di parcheggiare a pagamento nelle strisce blu e rendendo sempre più complessa la viabilità per le vetture. Il suo obbiettivo? Portare a 40 le auto a Milano ogni 100 abitanti, oggi sono 49. Ma anche il Piemonte blocca in 76 comuni dal 15 settembre la circolazione a 140 mila vetture Euro 5 Diesel fino al 15 aprile 2024.

Dietrofront per le plug-in

Una situazione che contribuisce a rendere sempre più confuso l’automobilista. Ma le incertezze tecnologiche riguardano anche i costruttori di vetture, alcuni puntano ancora sulle alimentazioni tradizionali altri hanno già dichiarato che in pochi anni produrranno solo auto elettriche. Le vetture hybrid plug-in in Italia sono in calo, forse gli utenti si sono resi conto che, se non hanno a disposizione un punto di ricarica comodo, usano la vettura in sola modalità endotermica con l’aggravio esclusivamente del peso e dei consumi più elevati.

Al Salone di Monaco Volkswagen presenta una Passat plug-in a ricarica rapida e con un’autonomia di oltre 100 chilometri, ma dall’altra parte BMW alla nuova Mini Countryman toglie il plug-in e rilancia con tre opzioni, elettrica, benzina e Diesel. E l’utente è sempre più confuso.

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