La Cina conquista anche il mercato auto russo

La Cina conquista anche il mercato auto russo

La fuga causa guerra delle Case mondiali ha lasciato campo libero ai Costruttori cinesi: hanno già il 50% delle importazioni

di Monica Secondino

19.09.2023 15:33

“The business of business is business”. Non è uno scioglilingua ma uno dei pilastri di Milton Friedman, economista statunitense e Premio Nobel per l’economia nel 1976, autore, tra l’altro, di un libro intitolato “Capitalismo e libertà”. Difficile pensare che possa essere un best seller in Cina, ma nel Paese del Dragone sembra essere dominante proprio il mantra di Friedman. A dimostrarlo è anche la gestione del business automobilistico in Russia, dopo lo scoppio della guerra. Il comprensibile abbandono del Paese da parte di molte Case ha lasciato un vuoto che la Cina si è affrettata a colmare. 

Auto Speed Date: Cina ed Europa, concorrenza sleale a convenienza

Russia, occidentali e giapponesi lasciano spazio alla Cina

È la Reuters a puntare i riflettori su questo tema, con un focus dedicato. La Russia, dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, ha incoraggiato le Case automobilistiche occidentali a costruire fabbriche sul suo territorio e nel 2021 la produzione nazionale era di circa 1,4 milioni di autovetture. L’anno scorso è invece crollata a 450.000, il peggior risultato del settore da un trentennio abbondante. Secondo il Governo, le auto prodotte internamente rappresentano meno del 40% del mercato russo, rispetto al 70-75% di prima dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Per dare una boccata d’ossigeno al mercato è stato deciso di rilanciare il Marchio Moskvich, nome storico dell’era sovietica, in uno stabilimento rilevato dal Governo di Mosca da Renault. Ma la nuova Moskvich non ha niente a che fare con la vecchia, poiché il modello in questione è in effetti un JAC Sehol X4, elegante Suv della cinese JAC Motors. In pratica, l’auto è assemblata a Mosca utilizzando componenti acquistati dalla Cina. È evidente che le Case cinesi hanno campo libero e stanno conquistando rilevanti quote di mercato in Russia.

Oggi le auto cinesi importate rappresentano il 49% del mercato russo, rispetto a una quota prebellica di appena il 7% nel giugno 2021, secondo i dati della società di analisi Autostat. Reuters ha anche parlato con due aziende e quattro fonti secondo le quali sei fabbriche in Russia, che in precedenza erano di proprietà di Case automobilistiche europee, giapponesi e statunitensi o che assemblavano i loro veicoli, ora producono modelli cinesi o hanno in programma di farlo. “Senza dubbio l’espansione delle Case cinesi sul mercato russo continuerà”, ha dichiarato Andrey Olkhovsky, responsabile della catena di concessionari russi Avtodom, che ha acquistato le filiali di Mercedes-Benz in Russia ed è in trattative con diverse Case cinesi per assemblare un’auto di alta gamma nel vecchio stabilimento della Stella a Mosca.

Ancora, il principale Costruttore russo Avtovaz, che a febbraio ha acquistato lo stabilimento Nissan di San Pietroburgo, ha avviato la produzione del modello Lada X-Cross 5 in collaborazione con quello che definisce un “partner orientale”. La produzione di veicoli cinesi è iniziata in Russia solo nel 2019 con l’arrivo di Great Wall Motor e oggi sei dei primi 10 Marchi per quota di mercato in Russia sono Case auto cinesi, come Haval, Chery e Geely, secondo i dati di vendita mensili di giugno di Autostat.

Continua ad approfondire su Auto in edicola, oppure clicca qui per leggere l'edizione digitale.

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese