Ferrari SP-8, una specialissima debutta alle Finali Mondiali al Mugello

Ferrari SP-8, una specialissima debutta alle Finali Mondiali al Mugello

Prima uscita nella cornice del circuito toscano la Special Project 8, commissionata da un cliente di Taiwan e realizzata partendo dalla base della Ferrari F8 Spider

24.10.2023 13:00

Sotto sotto c'è la F8 Spider, con la sua architettura  di motore 8 cilindri 3.9 litri twin turbo, il telaio in alluminio e, a ben vedere, poco altro di condiviso con l'ultima nata della serie Special Projects. Già, perché la Ferrari SP-8 è un progetto speciale, commissionato da un cliente di Taiwan, che ha collaborato con il Centro stile diretto da Flavio Manzoni per arrivare alla sintesi finale, al modello che debutta alle Finali Mondiali Ferrari in corso al Mugello. 

Dal 16 novembre e fino al mese di marzo sarà, poi, esposta al Museo Ferrari, prima di finire dritta nelle mani del fortunato proprietario. La scelta di conservare il numero 8, tra SP e F8 Spider, ha una giustificazione anche nella cultura cinese, che ritiene l'otto un numero fortunato, simbolo di realizzazione personale.

Ferrari SP-8

Ferrari SP-8

Fa il suo debutto una nuova Ferrari One-Off progettata sulla base delle richieste di un cliente. La SP-8 è una roadster pura senza compromessi, basata sull’architettura della F8 Spider

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Diversa dalla Spider, addio al tetto

Ok tutto ma conta altro alla vista della SP-8. Rinuncia al tetto retrattile per sposare una configurazione esclusivamente scoperta. Una scelta che ha portato i tecnici a lavorare a lungo in galleria del vento e con le simulazioni di fluidodinamica computazionale (CFD) per assicurare le miglior prestazioni di comfort e isolamento dal vento all'interno dell'abitacolo. Interni con sedili in Alcantara e incisioni al laser, abbinata a profili in pelle di colore giallo e una differente scelta di stile per il cancelletto di selezione delle modalità del cambio.

La riprogettazione della F8 Spider per diventare SP-8 passa dal parabrezza, specifico, continua sui gruppi ottici (di derivazione Ferrari Roma al posteriore), sui terminali di scarico ripresi dalla 296 GTB. Dettagli sui quali, tuttavia, è un altro il tema fondamentale dello stile: il mix tra avantreno e retrotreno, prodotto dalla transizione dei volumi, delle forme e dei colori.

Il festival del design

L'avantreno sfoggia una carrozzeria in fibra di carbonio a vista, trattata con strati di trasparente per svelare sfumature color Blu Sandstone iridescente. Un tema che avvolge l'abitacolo e si estende al di sotto delle portiere. 

Il retrotreno, invece, ha un'altra colorazione realizzata appositamente per la Ferrari SF-8: Argento Micalizzato opaco. La transizione tra le due tinte è in un Blu Scuro Stellato. 

Se sul frontale i fari sono stati ridisegnati e la calandra, a tutta ampiezza, è ottenuta da una fusione in alluminio prodotta utilizzando uno stampo in 3D, in coda spiccano le prese d'aria sul tre quarti. Le aperture, differenziate per raffreddare l'intercooler e alimentare il V8 3.9 litri twin turbo, si abbinano a due piccoli airscope che spuntano sulle strutture di protezione dei sedili: raffreddano il vano motore. 

Dei cerchi va detto come il design richiami la F40 e la colorazione sia un grigio NART, richiamo alla scuderia di Luigi Chinetti, importatore Ferrari negli USA dai primi anni Cinquanta.

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