No, Salvini, bere alcol non fa bene, soprattutto quando si guida

No, Salvini, bere alcol non fa bene, soprattutto quando si guida

Ad EICMA 2023 il Ministro di Infrastrutture e Trasporti è tornato sul Nuovo Codice della Strada dicendo che non verrà toccato il tasso alcolemico minimo… Per i motivi sbagliati

di Michele Salvatore

08.11.2023 14:25

All'inaugurazione di EICMA 2023, il Ministro di Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, è tornato sul Nuovo Codice della Strada, ribadendo l'impegno per l'approvazione del primo pacchetto di modifiche sulle nuove norme di sicurezza e gli investimenti per la posa dei guardrail “salva motociclisti” entro Natale. E con una dichiarazione che stride molto, sullo spirito di normative che mettono al centro la salvaguardia della vita umana e soprattutto su quello che dicono i freddi numeri.

Le nuove sanzioni del Codice della Strada

La dichiarazione controversa di Salvini

"Nel nuovo Codice della strada non tocchiamo il tasso alcolemico:qualche bicchiere di vino non solo non fa male, ma è assolutamente lecito per chi lo ritiene salutare. Però per i recidivi si ricalca il modello di alcuni Paesi europei. Prevediamo l'installazione a bordo delle vetture del sistema dell'alcol-lock. Prima sanzione: ritiro della patente per un periodo limitato. Secondo sanzione: posso ritirarti la patente in caso di morte fino a 30 anni e installo a bordo dell'autovettura l'alcol-lock, che inibisce l'accensione del motore. Idem vale perché per chi risulta positivo al droga test. Ad oggi, incredibilmente se un agente della Stradale ti ferma e risulti positivo al droga test, è onere dell'agente di Pubblica Sicurezza dimostrare che tu sei in stato di alterazione, altrimenti saluti, ringrazi e te ne vai. Con le nuove norme, se risulti positivo al test mi fermo per i controlli, della patente ne riparliamo dopo un po' di tempo, perché ritengo che la vita umana sia più preziosa" ha detto il Ministro.

Una contraddizione in termini, dunque, perché se da una parte si parla dell'installazione dell'alcol-lock per bloccare fin dall'inizio chi voglia mettersi alla guida in stato di ebrezza, dall'altra il Ministro quasi assolve l'uso di alcol alla guida, dicendo che, perdonateci la ripetizione: “Qualche bicchiere non fa male, ma è assolutamente lecito per chi lo ritiene salutare”.

Cosa dice il Ministero della Salute

Signor Ministro, chi ritiene salutare bere alcol? Sicuramente non il Ministero della Salute che, citiamo, dice: “Secondo il Global status report on alcohol and health 2018 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicato il 21 settembre 2018, l’uso di alcol nel 2016 ha causato nel mondo circa 3 milioni di morti, ossia il 5,3% di tutti decessi e il 5,1% degli anni di vita persi a causa di malattia, disabilità o morte prematura attribuibili all’alcol. Più di tre quarti dei decessi si è verificato tra gli uomini. Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol non è un nutriente e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni. Causa invece danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, e in particolare alle cellule del cervello”. E tenendo ben presente che c'è un abisso tra l'uso e l'abuso – un bicchiere di un alcolico è anche un'esperienza sensoriale piacevole – E' la massima autorità preposta alla salute nazione che mette nero su bianco, citando studi precisi, che un bicchiere di vino non è come mangiare una mela la giorno: non è “salutare”, non leva il medico di torno.

Cosa dicono le statistiche

Poi ci si mettono pure i numeri. Un report pubblicato il 17 luglio del 2023, sempre dal Ministero della Salute sugli incidenti stradali correlati con l'alcol, basandosi sui dati forniti da Carabinieri e Polizia Stradale emerge che nel 2021: “Su un totale di 52.459 incidenti con lesioni osservati, sono stati 5.085 quelli con almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti in stato di ebbrezza e 1.676 quelli per i quali si è rilevato l’effetto di stupefacenti. Il 9,7% e il 3,2% degli incidenti rilevati da Carabinieri e Polizia Stradale nel complesso, è correlato quindi ad alcol e droga, proporzioni in aumento rispetto al 2020, per lo stato di ebbrezza alla guida e in lieve diminuzione per la droga (9,2% e 3,5%); le percentuali sono pari a 8,7 e 3,4 nel 2019”.

Sempre nel report, inoltre, vengono messi in risalto i dati raccolti dai Carabinieri perché più dettagliati nelle informazioni ed emerge che: “Sono stati 3.542 gli incidenti stradali con lesioni a persone per i quali almeno uno dei conducenti coinvolti era in stato di ebbrezza, pari al 10,6% del totale degli incidenti con lesioni verbalizzati dall’Arma dei Carabinieri. Rispetto al 2020 si registra una quota in lieve aumento di incidenti stradali con lesioni alcol correlati sul totale, (10,0% nel 2020 e 9,9% nel 2019). Le vittime coinvolte in incidenti stradali legati alla guida in stato di ebbrezza, nel 2021, sono state 63 (5,3% sul totale) e i feriti 5.602 (11,4% sul totale) (rispettivamente 4,8% e 10,8% nel 2020)”.

Una contraddizione che fa male

Dunque, dopo anni di comunicazione fatta dallo Stato in cui si è sempre invitati a non bere o a farlo il meno possibile, dopo anni di campagne di sensibilizzazione sul non farlo nella maniera più assoluta se si guida, con alcuni esempi geniali delle stesse aziende produttrici di alcol, dopo che lo stesso Ministro ha promosso un inasprimento delle regole per chi viene beccato alla guida sotto sostanze psicotrope, invece di perseguire la coerenza si è scelto il populismo. Il livello di alcolemia massimo consentito dal Codice pari a 0,5g/l, non è uno scherzo, non è troppo bassa, non è “qualche bicchiere” come dice Salvini. E' una soglia da non raggiungere mai, perché già a quel livello di alcol nel sangue il tempo di frenata raddoppia, si riduce il campo visivo, in particolare quello laterale e si ha una percezione distorta delle distanze e della velocità.

Ecco, con tutte le evidenze che vanno da una sola parte, ci saremmo aspettati un atto veramente rivoluzionario, una tolleranza zero che metta definitivamente le cose in chiaro. E invece hanno vinto retaggi culturali basati su convinzioni antiche senza basi scientifiche. E' profondamente incoerente brandire norme repressive, ma allo stesso tempo assolvere o derubricare come normali o peggio salutari, proprio quei comportamenti dannosi per se stessi e per gli altri.

“Gran serata coi Fratelli Leghisti. Ginepro, assenzio, limoncello e ora... sereni al volante con Vasco! Liberi liberi siamo Noi!!!” Twittava Salvini il 12 luglio del 2013. La coerenza del signor Ministro è tutta qua...

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese