Tavolo Automotive, incentivi finiti alla produzione estera e il milione di auto

Tavolo Automotive, incentivi finiti alla produzione estera e il milione di auto

La produzione italiana - sul lungo periodo e con il traguardo del 2030 - ambisce a 1 milione di veicoli assemblati da Stellantis. Servono però incentivi, costi energetici inferiori e il taglio dell'Euro 7

06.12.2023 16:17

La prima riunione del Tavolo per lo sviluppo automotive, al quale si sono confrontati il Gruppo Stellantis, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, Anfia, i rappresentati sindacali e gli esponenti dei governi regionali, arriva pochi giorni dopo le vicende intorno alla produzione della Panda elettrica.

Da un lato la conferma che Fiat proseguirà la produzione a Pomigliano della Panda mild hybrid, dall'altro, la destinazione alla Serbia della produzione della Panda a batteria, novità in arrivo nel 2024.

L'ambizione del milione di veicoli prodotti in Italia

C'è un obiettivo, discusso nei mesi scorsi tra il ministero e i vertici di Stellantis, che punta a una produzione italiana nell'ordine del milione di veicoli: auto e mezzi commerciali. Resta "un'ambizione", come si legge nella nota diramata da Stellantis dopo l'incontro e con l'orizzonte del 2030, data di uscita del piano Dare Forward 2030. 

Gli incentivi a beneficio della produzione all'estero

"Dobbiamo destinare le risorse che abbiamo per aumentare la produzione italiana in modo progressivo e continuativo fino a raggiungere quell'obiettivo.
Il tavolo Stellantis che si insedia oggi, con tutti gli attori del settore automotive, Regioni, sindacati ed Anfia rappresenta un punto di svolta per il sistema paese per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma concreto: invertire il declino produttivo registrato negli ultimi anni in Italia per raggiungere la soglia di in milione di veicoli da parte dell'azienda nei siti produttivi italiani", ha commentato il ministro Urso, nelle parole all'agenzia Ansa.

"L'anno scorso sono state prodotte in Italia appena 450mila autovetture a fronte di un milione e 400mila immatricolazioni e l'80% degli incentivi sono finiti ad auto prodotte all'estero, anche da Stellantis. Questo non può più accadere".

Le condizioni necessarie

Dalla prospettiva del Gruppo, restano una serie di condizioni e fattori da valutare. L'estensione del ciclo vitale dalla Panda (peraltro un contenuto già discusso con i sindacati più di un anno fa, nel marzo del 2022, quando si prospettava il 2026 quale estensione della produzione) è vincolato alla cancellazione delle norme Euro 7.

Al milione di veicoli prodotti, invece, dovranno concorrere vari interventi di "competitività": sostegno del mercato dell'auto con incentivi alle vendite e costi energetici inferiori rispetto a quanto assicurano i siti produttivi esteri.

 "Oggi abbiamo riaffermato ancora una volta il forte impegno di Stellantis nei confronti del Paese e la centralità dell'Italia nella strategia globale del Gruppo", le parole di Davide Mele, responsabile degli Affari societari Stellantis in Italia. "Abbiamo presentato un piano condiviso con missioni specifiche per ogni stabilimento che porterà il Gruppo a produrre il più ampio portafoglio di veicoli degli ultimi 10 anni, ampliando l'offerta dei nostri 10 marchi per coprire altrettanti segmenti di mercato.

Ma, come viene sottolineato nel piano di lavoro condiviso con il ministero, per raggiungere gli obiettivi finali, al di là del livello di performance di ogni impianto, sono cruciali una serie di fattori abilitanti specifici, come la cancellazione dell'impatto della normativa Euro 7 per la continuazione della produzione di modelli accessibili in Italia, gli incentivi adeguati per i clienti di veicoli elettrici per sostenere il mercato e lo sviluppo della rete di ricarica, e il miglioramento della competitività industriale di Stellantis e dei fornitori italiani, incluso il costo dell’energia".

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