Auto Speed Date: l'auto elettrica e quell'equilibrio tra costi e ricavi che manca

Il prezzo medio di un'elettrica, in Europa, è ancora alto e i profitti per le Case non stanno andando come da previsioni

di Andrea Brambilla

18.12.2023 12:54

La situazione delle Case auto europee nella conquista o difesa del mercato dell’elettrico rispetto ai produttori cinesi, ma non solo, deve affrontare molti problemi di non facile soluzione. Partiamo dal principale, ovvero la sfida del prezzo per rendere le vetture costruite in Europa, o comunque realizzate dalle Case tradizionali, competitive rispetto alle cinesi e soprattutto accessibili da parte degli utenti.

Il delicato equilibrio tra costi e ricavi

Le case automobilistiche europee stanno accelerando i loro piani per immettere sul mercato auto elettriche a prezzi accessibili in risposta ai nuovi concorrenti provenienti dalla Cina. Secondo una recente ricerca di JATO Dynamics, nella prima metà del 2023 il prezzo medio al dettaglio di un veicolo elettrico in Europa era di oltre 65.000 euro, rispetto a poco più di 31.000 euro in Cina. Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, pur affermando che il gruppo è in attivo sui veicoli elettrici, ha detto che le case automobilistiche devono essere “estremamente attente sui costi” per ottenere profitti dai veicoli a zero emissioni.

Per attirare i consumatori della classe media, Tavares ha affermato che i veicoli elettrici dovranno avere prezzi accessibili ma redditizi. "Questa è un'equazione che può essere risolta solo riducendo i costi".

Prospettive disattive

Costi delle batterie che restano un problema per le Case europee; e questo riguarda anche la fascia delle vetture premium. Il CEO di Audi, Gernot Döllner, ad esempio ha recentemente dichiarato che le loro vetture elettriche  impiegheranno più tempo per essere redditizie rispetto a quelli con motore endotermico. "All'inizio noi di Audi pensavamo che avremmo raggiunto questi rendimenti entro la metà del decennio. Ora, alla luce degli attuali sviluppi, è probabile che ciò venga ritardato", ha dichiarato Döllner ."I margini di profitto tra le auto a combustione interna e quelle elettriche non stanno convergendo così rapidamente come speravamo". Tra le strategie affinché questo avvenga anche l’ipotesi che le future auto elettriche dei Quattro Anelli potrebbero avere batterie più piccole ma più efficienti con un’autonomia simile. Un equilibrio che tutti i costruttori vorrebbero raggiungere ma che è ancora lontano da divenire.

Auto elettrica, perché la situazione resta incerta

A questa situazione di incertezza del mercato si aggiunge la scelta della Francia di bloccare gli incentivi alle vetture prodotte fuori dall’Europa. Una decisione che danneggia tre dei modelli più venduti nel Paese Transalpino: Dacia Spring, Tesla Model 3 e MG4. Una strategia di mercato studiata contro le vetture prodotte in Cina, ma “vestita” green, affermando che quelle auto sono prodotte utilizzando energia la cui maggior parte proviene da combustibili fossili, soprattutto carbone. Una situazione generale che per ora non aiuterà certamente il mercato che comunque resta sempre rallentato da costi finali per l’utente, tecnologie in forte evoluzione, con il rischio di valore residuo molto basso e infrastrutture carenti.

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