Non solo ex FCA, gli stabilimenti nel Belpaese assemblano vetture di Stellantis che beneficeranno dell’ecobonus e delle attenzioni del Governo

Le auto prodotte in Italia che rientreranno negli incentivi 2024

<a href="https://www.auto.it/">Ecobonus 2024</a>, c’è anche un “piano Italia”.

Le parole di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, sono state chiare. "Durante 2022 solo il 19-20% degli incentivi è andato ad auto prodotte in Italia. Se nemmeno i nuovi bonus invertiranno la tendenza dovremo penderne atto e spostare più risorse sul lato dell’offerta, cioè sul piano degli investimenti produttivi. Siamo sulla buona strada con Stellantis per definire l’obiettivo di 1 milione di unità in Italia, tra auto e veicoli commerciali. Noi vorremmo raggiungere il target già entro il 2028 e lavoriamo per un’ulteriore fetta di 300-400 mila vetture che potrebbero produrre nel nostro Paese altre Case".

La maggior parte degli stabilimenti nel Belpaese da anni sta riducendo la produzione. Invertire la tendenza è diventata una priorità.

Andiamo a vedere quali saranno le auto, con emissioni da 0 a 135 g/km di CO2, quindi elettriche, ibride o termiche che sono prodotte nelle fabbriche dislocate Italia e che rientrano nella fascia degli incentivi.

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<h2>Incentivi, ecco chi può beneficiarne</h2>

Ricordando che il tetto massimo di spesa per ottenere l’Ecobonus è di 54.900 euro per le ibride plug-in (21-60 g/km di CO2) e di 42.700 euro per le elettriche (o da 0-20 g/km di CO2)e per le termiche o ibride con emissioni da 61 e 135 g/km di CO2.

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<h2>Abarth 500e – Mirafiori</h2>

Prodotta nello stabilmento torinese, assieme al modello Fiat dalla quale deriva, ha un prezzo di partenza di 37.950 euro.



La sportiva elettrica, ha una batteria da 42 kWh, con autonomia dichiarata fino a 265 km, una potenza di 155 cavalli e una coppia di 235 Nm. Peso di 1.435 kg. Disponibile in carrozzeria berlina e spider.

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<h2>Alfa Romeo Tonale – Pomigliano d’Arco</h2>

La prima Alfa del nuovo corso è assemblata nello stabilimento campano. Dove è costruita anche la Dodge Hornet, dedicata però al mercato americano.



Rientrano attualmente negli incentivi le due Tonale mild-hybrid a benzina, spinte dal 1.5 turbo nelle versioni da 130 e 160 cavalli, rispettivamente con emissioni di 134 e 1435 g/km di CO2.

Il prezzo per i due modelli è da 39.350 e 41.150 euro.

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<h2>DR Automobiles – Macchia d’Isernia</h2>

La questione è più delicata. Uno dei fenomeni del nostro mercato è senza dubbio il Gruppo molisano, soprattutto per i Marchi DR e Evo di cui i tutti i modelli rientrano negli incentivbi. Attualmente l’Antitrust ha avviato un'istruttoria per "possibili condotte illecite durante la promozione e la vendita delle autovetture a marchio DR ed EVO, in violazione delle norme del Codice del Consumo". Ovvero il luogo di produzione, che sarebbe la Cina, da Gruppi quali Chery, Jac, Baic.



L’incentivo per modelli quali DR 1.0 EV, DR 3, 3.0, 4.0, 5.0, 6.0, 7.0 e F35, Evo 3, 4, 5 e 7, Sportequipe 5, 6 e 7, non è in dubbio. In teoria sarebbero in bilico eventuali azioni di sostegno da parte del Governo.

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<h2>Fiat Panda - Pomigliano d’Arco</h2>

La regina del mercato non molla. Nello stabilimento Giambattista Vico continuerà a essere prodotta, anche quando sarà affiancata dalla nuova generazione elettrica. 



Manca la 4x4, ma è una vera highlander. Al momento disponibile esclusivamente nella motorizzazione col 3 cilindri  1.0 mild hybrid da 70 cavalli e 111 g/km di CO2 da un prezzo di 15.500 euro. Ovviamente perfetta con gli incentivi.

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<h2>Fiat 500 elettrica – Mirafiori</h2>

Nella fabbrica inaugurata nel 1939 nasce una delle poche elettriche, a parte Tesla, che riscuotono numeri interessanti sul mercato italiano ed europeo.



La 500 a batteria, con capacità di 23 o 42 KWh a seconda delle versioni e potenza di 95 o 118 cavalli, è disponbile in carrozzerie berlina o cabrio con prezzo a partire da 29.950 euro fino a 41.650 euro.

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<h2>Fiat 500X – Melfi</h2>

Assemblata a Melfi fin dalla sua nascita, la 500X nel 2024 festeggerà i 10 anni, un traguardo che conferma il successo.



Rientrerebbero negli incentivi statali la 1.3 Diesel da 95 cavalli e 121 g/km di CO2 che ha un prezzo da 25.950 euro e la 1.5 turbo benzina mild hybrid da 130 cavalli e 128 g/km di CO2 con un listino d 27.950 euro. 

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<h2>Jeep Renegade – Melfi</h2>

Da anni fiore all’occhiello della fabbrica lucana, Renegade è assemblata in molte versioni che rientrerebbero nell’ecobonus.



La 1.5 mild hybrid benzina da 130 cv, 130 g/km di C02 e prezzo da 33.400 euro, la 1.6 Diesel da 130 cavalli e 132 g/km con prezzo da 29.800 euro, la 1.3 PHEV 4xe da 190 cavalli (41 g/km di CO2) e da 240 cavalli con prezzi da 41.700 e 42.400 euro.

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<h2>Jeep Compass – Melfi</h2>

La sorella maggiore Compass, sin dall’inizio altra bestseller del Marchio sarebbe compresa nell’Ecobonus col 1.5 mild hybrid benzina da 130 cv e 128 g/km di CO2 con listino a partire da 37.500 euro.



La Avenger, nuovo cavallo di battaglia è prodotta in Polonia a Tichy, assieme a Fiat 600 e Alfa Romeo Milano.

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