Acquistare una supercar dal cimitero di Dubai non è sempre un affare

Supercar abbandonate a Dubai. Non è un elemento che ormai fa notizia. Basta collegarsi su YouTube per vedere quanti veri e propri gioielli dell'automotive siano lasciati ad arrugginire sotto il sole, la polvere e la sabbia del deserto.
In quelle distese chilometriche, è rappresentato praticamente ogni Marchio costruttore di auto di lusso: Ferrari, Lamborghini, Maserati, Bentley, Porsche, Rolls-Royce, McLaren, ma anche Audi, BMW, Mercedes, Chevrolet, Lexus, Nissan, Tesla, tra gli altri. Ma vi siete mai chiesti perché esistono questi "cimiteri"?

Supercar sequestrate e messe all'asta

Il motivo è che quelle sono supercar sequestrate dal Fisco dell'Emirato o comunque abbandonate da stranieri che hanno tentato di fare fortuna a Dubai e che invece hanno fallito non potendosi più permettere uno stile di vita consono al mantenimento di una supercar.
A Dubai la legge per chi non paga le tasse è severissima, e per evitare il carcere l'alternativa è abbandonare tutti i propri beni, auto comprese, e lasciare l'Emirato. Se poi quelle auto non vengono reclamate entro 15 giorni dal proprietario (che nel frattempo deve dimostrare di aver saldato il debito), verranno battute all'asta sul sito web EmiratesAuction.com a disposizione di chiunque voglia provare a fare un'offerta.

Attenzione a "cascare" nelle offerte

Qualcuno a questo punto potrebbe fiutare l'affare, e magari pensare di acquistare una Ferrari o una Lamborghini (seppur malandata) a poche migliaia di euro. Ma serve prestare molta attenzione, perché spesso queste supercar hanno dei danni tali che necessitano di riparazioni molto costose. Senza dimenticare il costo del trasporto nel proprio Paese (in Italia si tratta di almeno 10mila euro) e quello dell'immatricolazione. Infine, attenzione ai tempi di consegna, spesso lunghissimi proprio come quando si acquista un'auto nuova.

Lamborghini Countach abbandonata a Dubai, cimitero delle supercar