Auto Speed Date: l'Italia e l'automobile, odio e poco amore

Tra incentivi in ritardo, limiti di velocità sempre più stringenti e difficoltà nella transizione, il rapporto tra chi ci governa e l'auto non sembra essere dei più felici: il punto del Direttore di Auto Andrea Brambilla

di Andrea Brambilla

19.02.2024 12:07

È di odio, tanto, e amore, poco, il rapporto tra ci governa, a tutti i livelli, e l’automotive, automobilisti e imprese. Se avete dei dubbi vediamo in ordine il perché di questa mia affermazione. Partiamo dalla parte più semplice, ovvero gli incentivi per l’auto che ha presentato il Ministro Urso il primo febbraio, ovvero oltre venti giorni fa. Una cifra importante e finalmente allocata quasi correttamente per svecchiare il nostro parco circolante. Ma vi sembra logico che non si sappia ancora di preciso quando entreranno in vigore? Le Case auto nel frattempo cosa fanno? Come organizzano gli ordini? E un cittadino che deve cambiare la vettura aspetta un mese o forse di più? La burocrazia è lenta e noi continuiamo a farne le spese.

Tra nuove fabbriche auto e città a 30 all'ora

Il Governo vorrebbe aumentare anche la produzione di vetture in Italia per salvaguardare i posti di lavoro, corretto. Ma dall’altra parte non è così favorevole alle vetture elettriche e in pratica cerca di rallentare, se non boicottare, la transizione della mobilità. Forse dovrebbe guardare cosa stanno facendo altri Paesi europei come la Francia che comunque stanno sviluppando con aiuti le fabbriche che producono anche le vetture elettriche.

Altro tema i 30 all’ora in città a Bologna. Una scelta che è stata ampiamente motivata dal Sindaco della città per incentivare l’uso di mezzi pubblici, ma che ha creato più problemi che altro. Il rischio è che venga emulato da altri sindaci e che questo provvedimento serva esclusivamente per fare cassa come già accade con gli autovelox.

Piano incentivi, Urso: "Risorse destinate ad auto prodotte in Italia"

È corretto che in alcune zone delle città, come già accade, ci siano limiti di velocità a 30 km/h ed altre strade a 50. Ma questi limiti devono essere fatti rispettare. Abbassare i limiti di velocità non ha senso se non si è in grado di fare rispettare quelli già esistenti altrimenti è solo un modo per fare delle multe. Cosa che conferma questa mia affermazione è che per il Comune di Milano gli incassi da multe passeranno dai 258 milioni di preventivo del 2023 ai 268 milioni di preventivo per il 2024.

Insomma il Sindaco Sala sa già che multerà più persone e non di poco, ben 10 milioni di euro in più. E come fa a prevedere questo aumento di multe? Semplice sono entrati in funzione due nuovi autovelox ed è previsto il posizionamento di nuove telecamere agli incroci regolati da semafori che sanzioneranno gli automobilisti che passano col rosso, inoltre da giugno entrerà in funzione la ZTL al quartiere Isola. La lotta alle vetture per Sala è una priorità per fare cassa impedendo dove possibile la circolazione e il parcheggio, anche quello a pagamento. Insomma da una parte il governo incentiva l’uso dell’auto dall’altra si fa di tutto per boicottarla e intanto la benzina verde sfonda quota 2,5 euro al litro al servito e non è previsto dal Governo un taglio delle famigerate ACCISE...

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