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I consumatori parlano di rincari “ingiustificati” e chiedono l'intervento dell’Antitrust. “Più 27 euro a polizza”, calcola Assoutenti
14 mar 2024
L’indagine dell'Ivass, l'Autorità di vigilanza del comparto assicurativo, analizza la situazione Rc Auto, con focus su gennaio 2024. Il quadro che ne emerge racconta di prezzi in aumento, "ingiustificati", secondo i consumatori, che chiedono l'intervento dell’Antitrust. Numeri alla mano, il prezzo medio per i contratti sottoscritti a gennaio, fa notare l'Ivass, è di 389 euro, +7,5% su base annua, ma in lieve calo rispetto al +7,9% di dicembre 2023. In termini reali, l'aumento è del +6,7%.
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Analizzando i numeri su base territoriale, le province registrano aumenti di prezzo tra il +3,3% (Catanzaro) e il +10% (Alessandria). Ma si va anche oltre: “Stando ai dati emersi, l'Rc Auto sale del 10,9% a Caltanissetta, del 10,4% a Roma e del 10,2% a Vercelli”, spiega Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 250 euro, +5% rispetto all'anno precedente. Inoltre per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, si registra un aumento del 10,4%.
“I rincari dell'Rc Auto registrati a gennaio si traducono in una maggiore spesa da +27 euro a polizza rispetto alle tariffe medie dello stesso periodo del 2023”, calcola Assoutenti, evidenziando come questi dati confermino “purtroppo le gravi anomalie del comparto assicurativo”. Sull’argomento interviene anche il Codacons: “L'impennata delle tariffe Rc Auto determina una maxi-stangata da circa 877 milioni di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani”, e l'Unione nazionale consumatori “Pur rallentando rispetto al balzo del 7,9% di dicembre, si tratta di un rincaro lunare, ingiustificato e vergognoso che mira solo a rimpinguare i profitti”.
Sentendo invece i periti, gli aumenti hanno una spiegazione. “Le tariffe Rc Auto aumentano anche a causa delle tante criticità relative ai metodi non consoni in ambito assicurativo circa l'accertamento dei danni alle autovetture", sostiene l'Associazione Italiana Periti Estimatori Danni (Aiped). ”Le compagnie di assicurazioni giustificano i rincari con i maggiori costi a loro carico dovuti a fenomeni di illegalità e truffe nel comparto assicurativo, con particolare riferimento all'accertamento dei danni da sinistro stradale”.
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