Antonio Conte è il nuovo allenatore del Napoli, l’annuncio è arrivato direttamente dal presidente Aurelio De Laurentiis: “Ne sono molto orgoglioso - ha dichiarato -. Antonio è un top coach, un leader, con il quale sono certo che potrà partire quella rifondazione necessaria dopo la conclusione del ciclo che ci ha portato a vincere lo scudetto lo scorso anno dopo molte stagioni ai vertici del calcio italiano. Si apre un nuovo importante Capitolo della storia del Napoli”. Nel frattempo si sta già tracciando la strategia per la prossima stagione, con giocatori nel mirino e altre ipotesi. Ma ci sono altre sfide a cui Conte è chiamato, tra cui scegliere la nuova auto che lo condurrà quotidianamente a Castel Volturno per gli allenamenti con i partenopei.

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La Nissan distrutta nel 2018

Sappiamo bene che Conte non ha un passato felice con le quattro ruote. Nel 2018, durante la sua ultima stagione sulla panchina del Chelsea, il neo allenatore del Napoli ha rischiato la vita. Un colpo di fortuna che l’uomo non si trovasse a bordo della sua Nissan Juke, andata distrutta. Ma come si svolsero i fatti? Nel Surrey, a pochi chilometri da Londra, si era abbattuto un fortissimo vento, causando non pochi problemi. In quella zona si trovava anche il centro di allenamento del Chelsea e dal primo piano dell’edificio si era staccata una lastra di vetro, finita proprio sulla Nissan di Conte. Inutile dire che l’auto subì danni enormi. Una tragedia sfiorata, come si dice, che poteva avere un finale ben diverso e certamente più drammatico.

La Panda come Spalletti?

Chissà se Conte, dunque, deciderà di proseguire con le Nissan o farà come il collega Spalletti, che ai tempi del Napoli optò per una sobria ma affidabile Fiat Panda, poi però rubata. Di certo, le possibilità economiche per comprarsi qualunque tipo di auto non mancano. Eppure non è mai stato un amante delle supercar, nemmeno ai tempi del Chelsea: "Mia moglie vuole una macchina piccola perchè è più facile da guidare. Penso che queste tipo di macchine siano più che sufficiente". Chissà se si concederà finalmente una Ferrari o se terrà fede alle sue "esigenze famigliari"...

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