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Mentre il pilota di F1 era a Dubai per Capodanno, la persona a cui era stata affidata la supercar ha perso il controllo impattando su un guardrail
Gianluca Guglielmotti
23 gen 2025
La Ferrari F40, supercar anni ’80 del Cavallino Rampante, è da sempre al centro dell’attenzione per la fama ottenuta fin dal debutto: design, soluzioni tecniche e prestazioni impressionanti l’hanno in breve tempo fatta diventare un’icona. Di recente, il modello è tornato a far parlare di sé per un episodio curioso. Un incidente ha coinvolto, infatti, l’esemplare del pilota di Formula 1 Lando Norris. Ma lui non c’entra: mentre il giovane talento britannico festeggiava il Capodanno a Dubai, la supercar, custodita a Monaco, è stata affidata a un’altra persona (l’identità è, al momento, ignota) che ha perso il controllo impattando su un guardrail.
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L’incidente, verificatosi all’inizio di gennaio, è stato immortalato in un video (sopra, quello diffuso sui social dall’account valveandpiston). Su una strada di montagna nei dintorni del Principato di Monaco, in uscita da una curva a sinistra, il conducente ha perso il posteriore probabilmente a causa di un’eccessiva accelerazione. Nonostante il controsterzo, però, la vettura ha sbandato in senso opposto innescando un testacoda, culminato in un impatto contro il guardrail. Fortunatamente, i danni sono piuttosto limitati rispetto ad altri episodi simili: l’impatto ha colpito soprattutto il paraurti posteriore e, forse, la ruota posteriore sinistra. Nonostante telaio e struttura principali sembrino intatti, la F40 di Norris necessiterà di un accurato intervento di riparazione.
La sportiva italiana, prodotta tra il 1987 e il 1992 (fu, poi sostituita dall'altrettanto celebre Ferrari F50), rappresenta una delle supercar più iconiche della storia. Spinta da un motore V8 biturbo da 478 cv, la F40 era un capolavoro tecnologico per l’epoca, L'assenza di sistemi elettronici di assistenza, come controllo di trazione o stabilità, la rendevano però un'auto che non concedeva errori. Potenza brutale e assenza di aiuti alla guida richiedono esperienza e rispetto, qualità che, a giudicare dall’incidente, il conducente potrebbe aver sottovalutato.
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