Dazi USA, ci sarà un rinvio sull'industria dell'auto europea?

Dazi USA, ci sarà un rinvio sull'industria dell'auto europea?

Le ultime indiscrezioni dicono della possibilità di un annuncio limitato a individuare i Paesi con il maggior squilibrio tra import ed export con gli USA. Le misure settoriali non verrebbero annunciate il 2 aprile

25.03.2025 10:06

L’industria dell’auto europea è in attesa. Aspetta il 2 aprile, giorno in cui il presidente Trump ha annunciato il “Liberation Day”, modo pomposo per indicare l’applicazione di dazi verso Paesi che a loro volta li applicano sui prodotti statunitensi. 

Tuttavia, tra i provvedimenti concreti che potrebbero essere annunciati, non sarebbe prevista - secondo le ultime ricostruzioni di stampa diffuse dal Wall Street Journal e l’agenzia Bloomberg - l’indicazione e quantificazione di dazi a specifici settori industriali, tra cui il settore auto.

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Un provvedimento destinato a slittare, lasciando spazio all’annuncio di dazi nei confronti di singoli Stati o blocchi (come l’Unione europea), verso i quali gli USA ritengono di subire una bilancia commerciale negativa (l’equilibrio tra il volume delle attività di export di beni e servizi e quello relativo all’import).

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Le contromisure dell'Europa sospese fino al 13 aprile

Successivamente all’entrata in vigore dei dazi del 25% sulla produzione di acciaio e alluminio importati negli USA, le misure dell’Europa nei confronti degli Stati Uniti hanno visto l’annuncio di misure reciproche per un impatto da 26 miliardi di euro sull’economia americana, provvedimento a tutela dell’economia del Vecchio Continente e contromisure sospese fino al 13 aprile. Un modo per lasciare spazio e margini di trattativa sulle contropartite economiche con gli USA.

Ancora secondo le fonti sentite dal Wall Street Journal e da Bloomberg, l’intenzione di rinviare l’annuncio di specifici dazi su settori industriali, come quello dell’auto, è un’intenzione del momento e potrebbe subire un ripensamento verso la data del 2 aprile.

Il Liberation Day si concentrerebbe, intanto, su alcuni specifici Paesi con i quali lo squilibrio tra importazioni ed esportazioni di merci è maggiore. Secondo il Segretario al Tesori Scott Bessent e il consulente economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, si tratterebbe di un elenco di 10-15 Paesi, tra cui l’Unione Europea.

USA-UE, quanto valgono gli scambi commerciali

Nel 2023, sulla base degli accordi bilaterali su commercio e servizi, gli scambi tra Stati Uniti e Unione Europea hanno registrato un equilibrio di 48 miliardi di euro favorevole all’area UE: 157 miliardi di euro di surplus commerciale sui beni (851 miliardi di euro il volume totale nel 2023), 109 miliardi di euro di deficit sugli scambi relativi a servizi (volume d’affari di 746 miliardi di euro nel 2023).

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