Francesco Forni
23 mag 2025
Segnatevi questo nome: Omoda 3. Chery ha pronto per il mercato europeo un B-Suv compatto pronto piuttosto originale.
Arriverà in Italia nel 2026, si posizionerà sotto Omoda 5 e 7, ma promette di avere un carattere tutto suo. Linee tese, dettagli affilati e una faccia che sembra disegnata da un robot giapponese. E non è un caso.
L’ispirazione arriva dritta dal mondo dei mecha, con richiami visivi alla fantascienza e all’intelligenza artificiale. I fari anteriori, chiamati “O-Universe”, tagliano l’aria con geometrie nette. L’obiettivo? Stupire. E il prezzo promette di essere competitivo: si parte da circa 20.000 euro per la versione a benzina.
Motore termico, elettrico puro, e in arrivo anche varianti ibride plug-in. E forse un full hybrid. L’Omoda 3 vuole attrarre chi cerca uno stile deciso ma anche contenuti concreti.
Dentro, si cambia scena. L’abitacolo è un mix di fantasia e tecnologia. Pulsanti scolpiti come frammenti metallici, trama in fibra di carbonio, console centrale in stile navicella. Il sistema di bordo segue la stessa ispirazione: interfaccia grafica da videogioco, effetti speciali e una voce digitale che, all’avvio, lancia un secco “3, 2, 1, ignition, go!”.
Ma Omoda non gioca solo con lo stile. Il marchio ha ambizioni serie: entro il 2030 vuole essere in 100 Paesi e vendere un milione di auto all’anno. Il nuovo modello dovrà trascinare il Marchio.
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