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Mazda, il "jinba ittai" dipende anche dall'esperienza sonora  

L'evento "Armonie" presso il VDM Sound Group del Maestro Igor Fiorini ha messo in luce le qualità dell’impianto audio Bose dei Suv CX-60 e CX-80
Mazda, il "jinba ittai" dipende anche dall'esperienza sonora
 

Gianluca GuglielmottiGianluca Guglielmotti

30 mag 2025

Il suono come parte integrante dell’esperienza di guida: è ciò che ha voluto ottenere Koji Wakamatsu, ingegnere “padre” dell’impianto Harmonic Acoustics introdotto su Mazda3 e ora in dotazione alle ammiraglie Mazda CX-60 e CX-80. Una soluzione che riflette la filosofia del brand giapponese, che annovera concetti come umanocentricità, legame tra conducente e vettura, cura artigianale e attenzione al dettaglio. Aspetti che abbiamo potuto “toccare con mano” - anzi, con orecchio – all’interno del VDM Sound Group, studio professionale del musicista, compositore ed esperto di progettazione audio Igor Fiorini. L’evento ha messo in relazione un sistema di riproduzione musicale di riferimento con l’impianto audio Bose a 12 diffusori dei Suv di Hiroshima, evidenziando numerosi aspetti in comune. Non una semplice comparativa, ma un vero e proprio percorso sensoriale.

Mazda CX-60 e CX-80, sale da concerto mobili

Nello spazio creato da VDM – punto di riferimento per l’ascolto professionale di altissimo livello, con pannelli acustici proprietari Audys in grado di neutralizzare risonanze e vibrazioni indesiderate – i partecipanti hanno ascoltato una selezione di brani MANS, audio test di qualità estrema per la verifica della bontà sonora, percependone ogni più piccola sfumatura. Una volta saliti a bordo delle ammiraglie Mazda, la stessa musica (appositamente tarata) è stata riprodotta attraverso l’impianto Bose a 12 altoparlanti: sebbene il confronto non possa essere paragonabile (l’impianto allestito in studio supera il mezzo milione di euro) il risultato ha messo in luce l’eccezionale cura progettuale con cui Mazda approccia (anche) l’acustica in abitacolo. Dietro tutto questo Wakamatsu san, visionario ingegnere giapponese che ha trasformato la propria passione giovanile in un’architettura sonora ai vertici del settore. Introdotto nel 2015 su Mazda3, il sistema Mazda Harmonic Acoustics – studiato nella sala d’ascolto aziendale Hiro Acoustic, del tutto simile a quella del Maestro Fiorini - mette l’uomo al centro: woofer alloggiati nei parafanghi anziché nelle portiere (soluzione che ha necessitato modifiche strutturali per mantenere inalterata la sicurezza in caso di urto), eliminazione delle risonanze, riproduzione naturale della sorgente e abitacolo pensato come sala da concerto portano l’esperienza a bordo a un livello altissimo. Tutti elementi che, inoltre, contribuiscono al “jinba ittai”, rapporto simbiotico tra cavallo e cavaliere, principio fondamentale per la Casa di Hiroshima.

Emozioni multisensoriali

L’evento si è chiuso con un’esperienza ancora più profonda, in cui la musica ha incontrato il gusto. Una selezione di vini del Cilento - firmata Daniele Graziano, wine communicator, sommelier e divulgatore culturale - è stata proposta in abbinamento a specifici brani, scelti per enfatizzare le sensazioni evocate da ciascun calice: a seconda del tipo di vino la percezione della musica cambiava; viceversa, al mutare dei brani si percepivano differenti sfumature della bevanda. Una sinergia che ha confermato la connessione tra frequenze, vibrazioni, emozioni. La stessa che ritroviamo al volante di una vettura Mazda.

 

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