Chilometraggio manomesso: in Italia le auto più economiche sono le più truccate

Chilometraggio manomesso: in Italia le auto più economiche sono le più truccate© Ufficio stampa CarVertical

Secondo carVertical, i veicoli usati sotto i 10.000 euro presentano i tassi di frode più alti. Ma anche le auto di lusso non sono immuni

di Luca Talotta

03.06.2025 ( Aggiornata il 03.06.2025 16:34 )

In Italia, la manipolazione del chilometraggio dei veicoli usati è un problema reale e diffuso, che genera ogni anno milioni di euro in perdite per gli acquirenti. Secondo un’indagine condotta da carVertical, piattaforma internazionale specializzata nella raccolta di dati storici sui veicoli, le auto economiche risultano le più esposte a questo tipo di frodi.

Il fenomeno, tutt’altro che isolato, riguarda l’intero mercato europeo, con picchi proprio nei Paesi dove il fattore prezzo è determinante nelle scelte d’acquisto. L’Italia, in questo scenario, rientra pienamente tra i mercati più vulnerabili.

I numeri della frode: attenzione alle auto tra 5.000 e 10.000 euro

La ricerca, effettuata su migliaia di report emessi tra marzo 2024 e marzo 2025, evidenzia che in Italia il 3,4% delle auto sotto i 5.000 euro ha subito una manipolazione del contachilometri. Ma il rischio più elevato si concentra sulla fascia tra i 5.000 e i 10.000 euro, con un tasso del 3,6%. In quella tra 10.000 e 15.000 euro, la percentuale si attesta al 3,3%.

Questo accade perché gli acquirenti più attenti al risparmio spesso saltano le verifiche preventive, come i controlli in officina o l’acquisto di un report storico del veicolo. Una leggerezza che i truffatori sanno sfruttare: abbassano i chilometri, gonfiano il prezzo e piazzano l’auto con un’apparenza ingannevole.

«Gli automobilisti danno per scontato che il chilometraggio dichiarato sia autentico. Ma in assenza di verifiche, possono finire per acquistare auto molto più usurate di quanto sembri», afferma Matas Buzelis, analista automotive di carVertical.

Le auto di lusso? Più profitto per i truffatori

Sebbene meno frequente, la manomissione del chilometraggio colpisce anche le auto di fascia alta, con conseguenze economiche ben più rilevanti per gli acquirenti. I dati mostrano:

  • 1,5% di manomissioni tra 30.000 e 35.000 euro

  • 1,9% tra 35.000 e 45.000 euro

  • 2,1% per veicoli sopra i 50.000 euro

L’interesse dei truffatori è chiaro: più vale l’auto, maggiore è il guadagno sulla frode. In certi casi, il compratore finisce per spendere decine di migliaia di euro per un’auto che ha perso gran parte del suo valore reale.

«Alcuni modelli premium sono truccati proprio perché ogni chilometro in meno può valere centinaia di euro in più sul prezzo finale» – sottolinea Buzelis.

Come difendersi dalle frodi: i segnali da osservare

Per non cadere nella trappola del “chilometraggio truccato”, carVertical suggerisce alcune precauzioni fondamentali:

  • Verificare lo storico chilometrico tramite report certificati

  • Controllare la cronologia dei proprietari per scoprire eventuali incongruenze

  • Valutare lo stato di usura degli interni rispetto ai chilometri dichiarati

  • Diffidare da prezzi troppo bassi o offerte con urgenza

  • Non acquistare d’impulso: la pressione del venditore può essere un campanello d’allarme

Inoltre, un’occhiata attenta al libretto di manutenzione e alle fatture dei tagliandi può offrire indizi utili. Se i chilometri riportati non seguono una progressione logica, è bene indagare.

Il ruolo centrale della trasparenza e dei dati

Il report pubblicato da carVertical non solo fotografa un problema reale, ma invita a una maggiore consapevolezza nell’acquisto di auto usate. In un mercato dove la fiducia è tutto, la possibilità di accedere a dati certificati è l’unica arma efficace per contrastare le truffe.

carVertical, attiva in oltre 30 Paesi tra Europa, Nord America e Oceania, ha basato il suo successo sulla raccolta e analisi di informazioni da più di 900 registri pubblici e privati, generando nel 2023 un fatturato di 42,7 milioni di euro, con un incremento dell’83% rispetto all’anno precedente. L’azienda è anche tra le realtà premiate dal Financial Times FT 1000 per la sua crescita rapida e sostenuta.

Il suo obiettivo dichiarato è elevare gli standard del mercato dell’usato, offrendo strumenti concreti per un acquisto più sicuro, informato e trasparente.

Un mercato da educare: il valore dell’informazione

In conclusione, il fenomeno delle frodi chilometriche può essere arginato solo con una maggiore cultura dell’acquisto responsabile. È importante che gli automobilisti, anche quando cercano un buon affare, investano nella verifica dei dati del veicolo, proprio come farebbero per qualunque altro acquisto importante.

La trasparenza è un diritto per chi compra e un dovere per chi vende. In questo contesto, strumenti come quelli messi a disposizione da carVertical rappresentano un punto di partenza indispensabile per rendere più equo il mercato delle auto usate.

 

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