04.06.2025 ( Aggiornata il 04.06.2025 09:41 )
Nonostante l’impegno verso la transizione ecologica e il forte impulso alle vetture elettrificate, l’Italia si conferma tra i Paesi europei meno avanzati nella sostituzione del parco auto. È quanto emerge da un’analisi condotta dal Centro Studi di AutoScout24, basata su dati ACI, che fotografa una realtà ancora ben lontana dagli obiettivi ambientali europei.
Nel 2024, infatti, sulle strade italiane circolano ancora oltre 18,4 milioni di veicoli classificati Euro 0, 1, 2, 3 e 4, pari al 44,5% del totale nazionale. Ancora più allarmante è la presenza di oltre 4,28 milioni di vetture Euro 0 e 1 che continuano a pesare sulla qualità dell’aria. L’età media del parco auto italiano rimane elevata: oltre il 42% ha più di 15 anni.
Le immatricolazioni sono aumentate del +103,2% rispetto al 2023, ma le vetture a zero emissioni rappresentano appena lo 0,8% del circolante. Meglio l’ibrido, ma nel complesso le quote restano basse, soprattutto nel Sud Italia. Le regioni più virtuose sono il Trentino-Alto Adige (2,8%), la Valle d’Aosta (1,8%) e la Toscana (1%). In coda Campania, Sicilia e Molise, dove le quote combinate di elettrico e ibrido non superano il 3%.
A guidare la classifica negativa è la Calabria, con il 61,3% del parco auto Euro 4 o inferiore, seguita da Sicilia (61,1%) e Campania (60,2%). Sul fronte opposto, Valle d’Aosta (16,4%) e Trentino-Alto Adige (19,3%) si distinguono per un parco veicoli più moderno.
Eppure, qualche segnale positivo arriva dal digitale. Su AutoScout24, oltre il 50% delle vetture proposte è Euro 6 e il 60% ha meno di cinque anni. Il 21% dell’offerta è composta da modelli ibridi o elettrici, un dato che testimonia la crescente accessibilità anche del mercato dell’usato sostenibile.
Come sottolinea AutoScout24, svecchiare il parco auto non significa solo puntare sull’elettrico, ma anche sostituire le auto più vecchie con modelli di nuova generazione, a benzina o diesel, più sicuri e meno inquinanti. Un passaggio chiave per migliorare la qualità dell’aria, ridurre le emissioni e rimettere l’Italia in carreggiata verso gli obiettivi europei di mobilità sostenibile.
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