Lamborghini Temerario, il ruggito elettrificato: Pecco Bagnaia la prova in pista

Lamborghini Temerario, il ruggito elettrificato: Pecco Bagnaia la prova in pista© Francesco Bagnaia alla guida di una Lamborghini, foto ufficio stampa
Il campione del mondo MotoGP testa la nuova V8 HPEV di Sant’Agata Bolognese: «Sembra una moto da corsa, impressionante salire a 10.000 giri»

di Luca Talotta

06.06.2025 ( Aggiornata il 06.06.2025 07:57 )

Lamborghini alza l’asticella dell’innovazione con Temerario, la nuova High Performance Electrified Vehicle che promette di rivoluzionare il concetto di hypercar ibrida. E a giudicare dall’entusiasmo con cui Francesco ‘Pecco’ Bagnaia, due volte campione del mondo in MotoGP con Ducati, ha accolto il test in pista a Sant’Agata Bolognese, la promessa sembra mantenuta.

Il pilota piemontese ha avuto l’onore di mettere le mani – e i piedi – su questo nuovo bolide da 920 CV, equipaggiato con un V8 biturbo completamente inedito, affiancato da tre motori elettrici. Il risultato? Prestazioni mozzafiato e un sound che, a detta del campione, ricorda quello di una moto da corsa più che di un’auto.

Prestazioni da capogiro e sound da brividi

Bagnaia non ha usato mezzi termini per descrivere l’esperienza al volante: «Non mi era mai capitato di sentire una cosa del genere, sembra quasi di non guidare una macchina turbo ma un aspirato con un’erogazione più performante. Arrivare a 10.000 giri è incredibile e mi ha veramente stupito molto, così come la facilità di guida. È un insieme da paura».

Un’auto capace di toccare i 10.000 giri/minuto è già, di per sé, un evento meccanico. Se a questo si aggiunge uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 2,7 secondi, da 0 a 200 in 7,1 secondi e una velocità massima di 343 km/h, il quadro è completo: Temerario è un’opera d’ingegneria senza compromessi, pensata per stupire chiunque la guidi, anche chi è abituato a stare sopra i 300 km/h su due ruote.

Un legame simbolico: il 63 di Bagnaia e Lamborghini

C’è anche una suggestiva connessione numerica tra il pilota Ducati e Lamborghini: il numero 63, portato sulla carena della Desmosedici GP di Bagnaia, è lo stesso anno di fondazione della casa automobilistica emiliana: 1963. Una coincidenza che rende ancora più speciale l’incontro tra questi due mondi: quello delle due ruote e delle supercar.

Lamborghini ha da tempo intrapreso un percorso di avvicinamento a nuovi linguaggi sportivi e culturali, includendo nel proprio storytelling non solo il motorsport automobilistico, ma anche cross-over con personalità provenienti da altre discipline. Dopo partnership con artisti, designer e brand fashion, l’approdo del marchio accanto a un’icona come Bagnaia segna un ulteriore passo nella strategia di estensione e consolidamento del marchio.

Temerario: anima green, cuore adrenalinico

Ma la novità più importante della Temerario non è solo nelle prestazioni, ma nel suo essere un modello di transizione energetica ad alte prestazioni. Il nuovo sistema ibrido plug-in HPEV (High Performance Electrified Vehicle) è la risposta Lamborghini al futuro dell’automotive sportivo: un connubio tra sostenibilità e emozione.

Il V8 biturbo, supportato da tre propulsori elettrici, offre un’esperienza di guida che fonde il meglio di entrambi i mondi: l’istante coppia degli elettrici e il rombo rabbioso di un motore termico portato agli estremi. Lamborghini non ha ancora aperto la vendita del modello, che sarà oggetto di omologazione nei prossimi mesi, ma ha già reso noti i primi dati sul consumo combinato: 26,8 kWh/100 km più 11,2 l/100 km, con emissioni CO₂ combinate pari a 272 g/km.

Un design che incarna potenza e visione

Oltre alle performance, anche il design della Temerario non passa inosservato. Con una linea aerodinamica che richiama il DNA delle vetture da competizione, il linguaggio stilistico della casa di Sant’Agata Bolognese evolve ulteriormente. L’abitacolo è una fusione tra tecnologia, lusso e funzionalità: materiali leggeri, interfacce digitali intuitive e dettagli pensati per l’ergonomia del pilota.

L’ispirazione motociclistica si riflette non solo nelle sensazioni di guida, ma anche in alcuni elementi stilistici, come il volante più compatto, le palette al volante ridisegnate e il nuovo sistema driving mode ottimizzato per l’interazione istintiva.

Il futuro Lamborghini è (anche) elettrificato

Lamborghini non è nuova all’elettrificazione. Già con la Sian FKP 37 e la più recente Revuelto, la casa del Toro ha sperimentato con successo soluzioni ibride ad alte prestazioni. Tuttavia, con Temerario, il salto in avanti è netto. La nuova piattaforma rappresenta un benchmark non solo per Lamborghini, ma per l’intero segmento delle hypercar ibride plug-in.

L’adozione del powertrain V8 HPEV segna un nuovo standard per chi cerca il massimo del piacere di guida, senza rinunciare a una maggiore efficienza. È un’auto che parla sia agli amanti della guida estrema, sia a chi è sensibile al tema della sostenibilità.

Un debutto che lascia il segno

La giornata di test di Bagnaia è stata anche un momento mediatico importante: il video della prova, disponibile anche in versione sottotitolata in inglese, è già virale sui social e nella piattaforma media Lamborghini. Con riprese spettacolari e interviste in pista, il contenuto lancia ufficialmente Temerario nel panorama delle auto più desiderate del 2025.

Pecco Bagnaia, con il suo stile rilassato ma competente, ha dato credibilità a una vettura che, seppur ancora in fase di omologazione, ha già catturato l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori.

Lamborghini guarda avanti: performance, emozione e innovazione

Lamborghini, sotto la guida strategica di Audi AG, continua il suo percorso evolutivo, tra storytelling emozionale e una chiara visione tecnologica. Il debutto di Temerario coincide simbolicamente con i 10 anni di neutralità carbonica della sede produttiva di Sant’Agata Bolognese: un traguardo che dimostra come anche un brand sinonimo di potenza possa guidare il cambiamento.

Il test con Francesco Bagnaia non è solo un’operazione promozionale, ma un segnale forte di come le supercar del futurosaranno in grado di parlare un linguaggio trasversale, capace di coinvolgere i motociclisti, gli automobilisti e le nuove generazioni.

 

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