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Fabiano Polimeni
18 giu 2025 (Aggiornato il 19 giu 2025 alle 09:22)
È una notizia che non è piaciuta ai mercati, dove il titolo Renault, dall’annuncio delle dimissioni di Luca de Meo dalla carica di amministratore delegato, effettive dal 15 luglio, si è riposizionato poco sopra i 38 euro di valore, da quotazioni superiori ai 43 fino al 13 giugno scorso.
Il Consiglio di amministrazione ha avviato la fase che porterà alla successione nel ruolo. Secondo i più recenti rumours, diffusi da Automotive News, la nomina è attesa prima del 15 luglio, se così fosse confermerebbe un percorso evidentemente preparato prima che venisse data l’ufficialità sull’uscita di de Meo.
Inevitabilmente, come accaduto per Stellantis - ma con profonde differenze di scenario e di risultati finanziari e industriali -, è scattato il toto-nomi. Tra le figure più gettonate e in un’ottica di successione interna al Gruppo, senza minarne la stabilità e nel segno della continuità, gli analisti di Kepler Cheuvreux indicano l’attuale a.d. Dacia, Denis Le Vot (in foto) come papabile a ricoprire il ruolo di amministratore delegato del Gruppo Renault.
Un’alternativa esterna, invece, immagina Maxime Picat in quello che è un curioso rimbalzare incrociato di candidati.
Se Picat, infatti, ha “corso” alla successione di Tavares in Stellantis, il nome di de Meo era circolato a fine 2024 come possibile nuovo a.d. del Gruppo oggi diretto da Antonio Filosa. In Stellantis, Picat opera attualmente da responsabile della divisione Acquisti e Qualità della catena di approvvigionamento, dopo aver diretto il marchio Peugeot sin dalla fase antecedente alla nascita di Stellantis, quando la casa del Leone era parte di Groupe PSA. Fase nella quale, era il 2007, Picat ha operato sul mercato cinese da direttore dello stabilimento produttivo di Wuhan, nella joint venture tra Dongfeng e PSA.
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Tra i principali azionisti in Renault che dovranno votare la scelta del nuovo amministratore delegato, il governo francese detiene il 15,01% delle azioni mentre Nissan, attualmente al 15%, è stata indicata prossima a cedere il 5% delle proprie partecipazioni.
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