Non è una retrospettiva, anche se al centro della mostra a lui dedicata nella Sala Progetti del Mauto (il Museo dell’Auto di Torino) spicca una delle sue prestigiose creature, la Lamborghini Countach in livrea verde brillante. In realtà “Ultraleggera” è “un viaggio di design con Marcello Gandini tra Italia e Qatar”, un percorso curato dalla figlia Marzia e da Simone Carena, inaugurato con la presenza di 11 tra le vetture più iconiche disegnate da Gandini esposte nella Piazza del Museo dopo aver sfilato dalla vicina Pista del Lingotto. Di queste, dopo la cerimonia inaugurale, la Lancia Stratos, la Ferrari Dino GT4, la Montreal e la Diablo restano in esposizione al pubblico per testimoniare la bellezza dei capolavori di design del Maestro geniale e rivoluzionario. 

“OSATE, NON RIPETETEVI MAI”

Un doveroso tuffo nel passato più che altro per mostrare come e quanto il designer scomparso un anno fa abbia lasciato una scia di idee e progetti fonti di ispirazione per studenti e giovani designer, per far capire come il lavoro del disegnatore possa e debba essere ricerca di nuove soluzioni e proposte: “Osate, battetevi per non fare mai ciò che qualcuno ha già fatto, non ripetete nemmeno voi stessi, trovate soluzioni, magari difficili ma nuove, so che non è facile… Vi auguro un’epoca in cui il cambiamento e il coraggio siano una voce obbligatoria nei piani di business delle aziende e nella strategia di ogni CEO: io sono dalla vostra parte” fu il suo messaggio ai giovani. Gandini è universalmente conosciuto come uno degli innovatori più audaci nel mondo del design automobilistico, geniale per i progetti rivoluzionari non solo per il loro impatto estetico, ma anche per la visione ingegneristica e tecnologica. 

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

La Mostra dedicata a Marcello Gandini (1938-2024) va oltre la sua epoca attraverso la cura di Marzia Gandini (figlia del designer) e Simone Carena, docente in VCUarts Quatar e ideatore del progetto e mette in relazione disegni e prototipi di Marcello Gandini con i progetti degli studenti di VCUarts Qatar che, dal suo lavoro sempre innovativo e contemporaneo, si sono lasciati ispirare. Così Ultraleggera racconta la continuità delle sue “lezioni” attraverso una selezione di disegni, bozzetti e modellini originali di Gandini, affiancati da opere realizzate dagli studenti coinvolti nel progetto al fine di esplorare il tema del movimento non solo fisico ma culturale e creativo, apprendendo nuove prospettive e favorendo connessioni tra tradizione e innovazione. La mostra è partita dal Qatar Auto Museum, dove è rimasta fino al 2 giugno e diventa un'esperienza itinerante per raccontare il pensiero progettuale e la sua attualità per le nuove generazioni di creativi.

RIBELLI E INNOVATIVI

A fianco di disegni, fotografie, strumenti di lavoro e modellini provenienti dall'archivio Gandini si possono ammirare anche la barca a vela da addestramento progettata e costruita da Marcello per il nipote Pietro; il tappeto volante Countach - disegno in scala 1:1 di una Lamborghini Countach, stampato sul tessuto di scarto delle vele di Ultraleggera; il tavolo “Ultraleggera” – progettato in VCUarts Qatar utilizzando pannelli di recupero provenienti dalla costruzione delle imbarcazioni Ultraleggera e la bicicletta pieghevole – innovativo concept ideato da Gandini, dotata di ruote di dimensioni standard.

«La potenza di questa piccola mostra realizzata in collaborazione con il Qatar Auto Museum - ha detto Lorenza Bravetta, direttrice del MAUTO - risiede nel suo alto valore divulgativo e formativo. È l'esempio più bello dell'eredità che Marcello Gandini ha lasciato: un invito ad essere ribelli e innovativi, senza dimenticare – anzi valorizzandoli – il passato e la memoria”. 

IL VIAGGIO 

«La mostra è disegnata per viaggiare - spiega il curatore Simone Carena - Un veicolo ispirato dalla masterclass, mescolato alla tradizione navale che accomuna Italia e Qatar, un test condiviso con le studentesse di VCUarts Qatar e interamente costruito da loro. È composto da barche a moduli leggeri e componibili per facile spedizione con alberi pieghevoli che tendono vele stampate con tasche che racchiudono disegni originali. Gli scafi si aprono con porte Countach e Miura, cofani Stratos e Carabo, per rivelare modelli in scala, pubblicazioni e oggetti del viaggio Gandiniano. Mentre le vele provano a catturare il vento innovativo di Marcello Gandini, un motore di 12 'cilindri' cubici racchiude i progetti delle giovani studentesse di “interni in movimento”, invitando nuovi passeggeri a bordo».

DALLA MENTE AL FOGLIO BIANCO

La mostra è affiancata da una Summer School in collaborazione con il Politecnico di Torino, lo Studio Marcello Gandini e Pinacoteca Agnelli, con 4 giornate di incontri teorici e laboratori pratici, rivolti a designer, architetti, ingegneri, progettisti aperta anche a chi è interessato alle connessioni tra estetica, innovazione e mobilità. «Sono molto grata - sottolinea Marzia Gandini - a MAUTO, Qatar Auto Museum e VCUarts Qatar per lo sforzo profuso nel realizzare Ultraleggera , che da Doha a Torino viaggia e si trasforma, spargendo ancora semi di bellezza e coraggio d'innovare in chi la osserva e in chi partecipa agli eventi a essa legati. La Summer School che l'accompagna qui a Torino è proprio questo: quattro giorni di immersione nella dimensione professionale e individuale di Marcello Gandini, per porsi all'origine della creatività, senza tecnologia o interferenze artificiose. Solo l'idea, nella sua forma più pura, che dalla mente passa a una matita e si fissa su un foglio bianco»