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Stellantis, Filosa inizia nel segno del realismo: "Facciamo auto che i clienti vogliono"

Una qualità superiore, rivedere il piano industriale e gli obiettivi sull'elettrico, produrre le auto chieste dai clienti: da questi punti riparta Stellantis
Stellantis, Filosa inizia nel segno del realismo: "Facciamo auto che i clienti vogliono"

26 giu 2025

Il prossimo passo formale sarà la delibera della nomina di Antonio Filosa ad amministratore esecutivo da parte dell’assemblea generale degli azionisti Stellantis, il prossimo 18 luglio.

Ma l'a.d. è già al lavoro per rilanciare un Gruppo che ha sospeso la guidance finanziaria sul 2025, visto il clima di incertezza intorno al settore dell’auto. Filosa ha parlato, in videoconferenza, al personale di Stellantis e nelle dichiarazioni diffuse dall’agenzia Reuters c’è anzitutto un richiamo alla creazione del senso d’appartenenza. C’è Stellantis, servirà superare un’appartenenza “ex-PSA” o “ex-FCA”. “Il nostro focus è chiaro, è quello di prendere le giuste decisioni mettendo le nostre persone al primo posto, i nostri clienti al centro di ogni cosa che facciamo e, così facendo, creare valore”, le parole di Filosa.

"Creiamo un ambiente nel quale il rispetto è alla base di tutto, dove le persone sanno di poter parlare ed essere ascoltati. Le persone fantastiche che siete - che lavorano insieme nel rispetto e fiducia reciproca - insieme a chiari obiettivi e alla mentalità competitiva, tutto questo ci renderà inarrestabili”.

Rimettere mano al piano industriale

Sul campo, poi, restano temi estremamente pratici sui quali intervenire. Spaziano dal contesto globale, del mercato e delle norme intorno all’auto elettrica, alle strategie da rivedere rispetto agli obiettivi del piano industriale Dare Forward 2030, presentato nel 2022 e all'insegna di un esagerato ottimismo sugli obiettivi di transizione all’elettrico. Target bocciati dalla domanda dei clienti. 

"Abbiamo già iniziato a studiare il nostro piano strategico a lungo termine, che condivideremo quando saremo pronti”, un altro passaggio di Antonio Filosa. Vorrà dire ripensare l’offerta di prodotto, qualcosa già in atto con i modelli più recenti lanciati sul mercato. Perché arrivare al 100% delle vendite di auto elettriche al 2030 in Europa e un 50% negli USA è, oggi, una prospettiva lontanissima dalla realtà.

Un altro nodo decisivo per la competitività di Stellantis sarà quello di portare tutti i 14 brand a essere redditizi e, dalla prospettiva italiana, torna sempre attuale la posizione di Maserati. Il marchio, con la nomina del nuovo top management intorno ad Antonio Filosa, finisce tra i brand europei coordinati da Jean-Philippe Imparato, responsabile Stellantis nel Vecchio Continente.

Fare i modelli che la gente vuole (e compra)

Creare un polo della sportività e brand iconici che raggruppi Maserati ad Alfa Romeo potrebbe essere un percorso di rilancio che, tuttavia, deve poggiare interamente su una gamma di prodotti allineati alle aspettative dei clienti. Un punto toccato da Filosa quando ha sottolineato come la crescita del business passi dal lancio “dei giusti prodotti che vogliono i consumatori e che rappresentano il reale DNA dei nostri marchi iconici”. L’elettrico perché imposto da Bruxelles è una formula che non funziona e sulla quale si attendono i correttivi proprio in sede europea, a fine anno.

Di più, al di là dell’Atlantico le ultime decisioni dell’amministrazione Trump hanno cancellato le norme dello Stato della California sul passaggio al solo elettrico dal 2035, norme che avrebbero potuto essere adottate da altri Stati federali.

Cambio di passo sulla qualità dei modelli Stellantis

Un altro aspetto, relativo alla produzione industriale di Stellantis, che negli ultimi anni ha inciso sulla percezione del Gruppo è relativo alla qualità. Un tema sensibile tanto negli USA quanto in Europa, con i problemi sofferti dai motori PureTech con cinghia di distribuzione a lungo al centro delle non lusinghiere cronache. Balzo di qualità necessario, sul quale Filosa ha aggiunto: “Dobbiamo fissarci le più alte ambizioni sulla qualità”.

Non resta che attendere le coordinate operative dell’azione indicata dal nuovo amministratore delegato, con l’appuntamento alla presentazione dei nuovi obiettivi sul piano industriale al 2030 e oltre.

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