Car of the yearOrganizzatore italiano
del premio Car of the year

Dal 2026 cambiano le regole per il bollo auto: ecco tutte le novità

Dal pagamento in un’unica soluzione alla nuova gestione dei veicoli in fermo amministrativo: tutto quello che c’è da sapere sulla rivoluzione del bollo auto in arrivo
Dal 2026 cambiano le regole per il bollo auto: ecco tutte le novità

Luca TalottaLuca Talotta

1 lug 2025

A partire dal 1° gennaio 2026, il bollo auto subirà una profonda trasformazione. Con l’entrata in vigore del diciassettesimo decreto attuativo della riforma fiscale, la tassa automobilistica verrà completamente riorganizzata, introducendo nuove modalità di pagamento, una diversa gestione regionale delle risorse e regole più severe per i veicoli sottoposti a fermo amministrativo.

Il cambiamento interesserà milioni di contribuenti e punta a migliorare l’efficienza del sistema, rafforzare l’autonomia fiscale delle regioni e semplificare i processi di pagamento. Ma non mancano le criticità e i dubbi interpretativi, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche e i nuovi obblighi per i veicoli in stato di fermo. Ecco una panoramica completa delle novità più importanti.

Pagamento unico annuale: addio alla rateizzazione

La principale novità introdotta dalla riforma è la soppressione dei pagamenti frazionati. Dal 2026, gli automobilisti dovranno versare il bollo in un’unica soluzione annuale, senza possibilità di rateizzazione. 

Una misura che punta a semplificare il sistema e a migliorare l’efficienza della riscossione, ma che rischia di mettere in difficoltà i contribuenti meno abbienti o chi possiede più veicoli. Al momento, molti cittadini sfruttano la possibilità di distribuire l’importo su più scadenze, rendendo l’impegno economico più sostenibile. Dal 2026 questa opzione non sarà più disponibile.

Nuova destinazione del tributo: tutto alla regione di residenza 

Con la riforma, il bollo auto torna ad essere un’imposta regionale a tutti gli effetti. L’intero ammontare della tassa sarà destinato esclusivamente alla regione di residenza del proprietario del veicolo, rafforzando così il federalismo fiscalee dando alle amministrazioni locali un maggior potere nella definizione delle politiche tributarie.

Questa misura ha una doppia finalità: da un lato garantire maggiore autonomia gestionale alle regioni, dall’altro incentivare una maggiore responsabilizzazione nella gestione delle risorse.

Scadenze calcolate in base alla prima immatricolazione

Un ulteriore cambiamento riguarda il calendario dei pagamenti. Per i veicoli immatricolati dal 2026 in poi, la scadenza del bollo sarà fissata in base alla data di prima immatricolazione, superando così l’attuale sistema che prevede scadenze fisse (mensili, semestrali o annuali) a seconda del tipo di veicolo o della regione.

Per i veicoli già in circolazione prima del 2026, resteranno invece in vigore le regole attuali. Questo comporterà un periodo transitorio in cui convivranno due sistemi diversi, richiedendo particolare attenzione da parte degli automobilisti e degli enti riscossori.

Obbligo di pagamento anche per i veicoli in fermo amministrativo

Una delle modifiche più controverse riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Fino ad oggi, l’obbligo di pagamento del bollo era limitato ai fermi fiscali, escludendo invece quelli legati a violazioni del Codice della Strada o ad altre tipologie di provvedimento.

Dal 2026 tutti i tipi di fermo saranno equiparati: i veicoli in fermo amministrativo dovranno comunque pagare il bollo, indipendentemente dalla natura del provvedimento. Questo intervento vuole porre fine a distorsioni interpretative e favorire l’uniformità normativa.

Tuttavia, la misura ha già sollevato perplessità tra i contribuenti e alcune associazioni dei consumatori, che ne contestano l’equità, considerando che un veicolo in stato di fermo non può circolare, ma continuerà comunque a generare un costo fisso.

Le ragioni della riforma e le sue implicazioni

La riforma del bollo auto rientra in una più ampia strategia di rinnovamento del sistema fiscale italiano, volta a semplificare le procedure, migliorare la trasparenza e rafforzare il rapporto tra cittadini e pubbliche amministrazioni.

L’unificazione del pagamento e la personalizzazione regionale della tassa rappresentano strumenti utili per ottimizzare la raccolta, ma serviranno adeguate campagne informative per spiegare le novità e garantire una transizione graduale.

Le regioni, da parte loro, potranno definire sconti, esenzioni o agevolazioni secondo le proprie linee guida, offrendo la possibilità di personalizzare il tributo in base alle politiche ambientali e di mobilità locale.

Cosa devono aspettarsi i cittadini

Chi possiede un’auto o un motociclo dovrà rivedere la propria pianificazione finanziaria annuale, tenendo conto che dal 2026 il bollo andrà pagato tutto in una volta e non sarà più possibile posticipare o diluire l’esborso.

Per i veicoli nuovi, sarà fondamentale conoscere la data esatta di immatricolazione, che determinerà il mese di scadenza del tributo. Inoltre, anche chi ha il veicolo fermo per motivi amministrativi dovrà mettere in conto il pagamento dell’imposta, a prescindere dall’utilizzo effettivo.

Per agevolare il passaggio, è probabile che nei prossimi mesi le Regioni e l’Agenzia delle Entrate avvieranno campagne di informazione dettagliate, spiegando con esempi pratici le modifiche in arrivo e offrendo strumenti digitali per la gestione del pagamento.

Un cambiamento che fa discutere

Il nuovo bollo auto 2026 segna un passo deciso verso un sistema più moderno, centralizzato e trasparente, ma non è privo di elementi controversi. L’obbligo per i veicoli in fermo e l’addio alla rateizzazione potrebbero rendere il sistema meno flessibile per alcune fasce della popolazione.

D’altra parte, la possibilità per le regioni di gestire in modo autonomo la tassa potrebbe aprire a politiche locali più mirate, con benefici per chi adotta veicoli a basso impatto ambientale o utilizza l’auto in modo sporadico.

Sarà fondamentale osservare l’applicazione concreta della norma e valutare se gli obiettivi di semplificazione ed efficienza verranno realmente raggiunti.

 

 

 

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Grok, l’AI di Musk arriverà sulle Tesla: ma tra dubbi, ritardi e polemiche

Elon Musk promette l’integrazione su tutte le auto Tesla «entro la prossima settimana», ma tra bug ideologici e precedenti mancate promesse, gli automobilisti restano scettici

Le 5 truffe da evitare quando fai il passaggio di proprietà

Fare il passaggio di proprietà dell’auto sembra una formalità, ma c’è chi ne approfitta per imbrogliarti. Ecco come difenderti da cinque truffe sempre più diffuse.
Auto
Auto
Auto

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi