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Fabiano Polimeni
15 lug 2025
Più vicina al segmento D che non al C premium dal quale ha iniziato la propria carriera, nel 2013 e con una proposta assai originale di station wagon da 4,63 metri. Nuova Mercedes CLA Shooting Brake svela l’interpretazione alternativa alla CLA berlina, confermando in toto la tecnica e il corredo tecnologico. A inizio 2026, con la commercializzazione prevista dal mese di marzo, arriverà su strada una CLA Shooting Brake with EQ Technology (l’elettrica) in grado di rappresentare il riferimento per autonomia di marcia, visti i 761 chilometri dichiarati dalla 250+ Shooting Brake due ruote motrici, da 272 cavalli (0-100 orari in 6"8; 210 km/h). Appena 30 chilometri in meno li percorre la più prestazionale Dual Motor CLA 300 4Matic a batteria, con 730 chilometri e un sistema da 353 cavalli (0-100 orari in 5"; 210 km/h).
Entrambe sfruttano una trasmissione a due rapporti per un'efficienza dei consumi molto alta, che porta a un dato dichiarato da 12,7 kWh/100 km (CLA 250+) e 13,3 kWh/100 km (CLA 300 4Matic).
L’accoglienza riservata alla nuova CLA berlina è stata molto solida, al punto che Mercedes con la raccolta ordini procede spedita con due turni produttivi. La Shooting Brake amplia l’offerta e, accanto alle versioni elettriche, proporrà le mild hybrid benzina 1.5 litri. Un’elettrificazione a 48 volt e in grado di muovere l’auto in elettrico per brevissimi frangenti urbani, con una domanda di potenza dal motore inferiore ai 27 cavalli; senza contare l’elevato recupero energetico (per una mild hybrid) che arriva a 25 kW.
Il progetto nasce sull’architettura modular MMA Mercedes, prossimamente applicata al suv GLC elettrico e alla futura Classe C elettrica. Arriverà anche un altro suv a batteria, l’attesa è per un modello nel segmento C premium superiore.
L'architettura a 800 volt permette una ricarica della batteria da 85 kWh fino a 320 kW in corrente continua, batteria comune alle due motorizzazioni elettriche e composta da celle al nichel-manganese-cobalto.
CLA Shooting Brake sconfina quasi nel segmento D, vista la lunghezza di 4,72 metri aumentata di 3,5 centimetri rispetto al passato. È soprattutto il passo a crescere, a tutto vantaggio dell’abitabilità interna: i 2,79 metri rappresentano un +6,1 centimetri sulla vecchia CLA Shooting Brake, valore completato dall’altezza superiore di 2,7 centimetri a 1,47 metri.
La variante con la coda lunga offre un’abitabilità interna superiore se paragonata alla berlina, merito del diverso andamento del tetto, che si traduce in 26 millimetri di maggiore luce libera tra testa dei passeggeri seduti dietro e il padiglione. Qui, spazio a una delle novità dal maggior effetto scenico della CLA Shooting Brake.
Il tetto panoramico in vetro occupa l’intera area, può trasformarsi da vetro perfettamente trasparente a completamente opaco grazie alla tecnologia elettrochimica ed è un vetro a bassa emissione. Ovvero, riduce notevolmente la trasmissione del calore all’interno dell’abitacolo, garantendo temperature molto più basse rispetto ai classici vetri panoramici. A sommare caratteristiche uniche, Mercedes offre la possibilità di un’illuminazione personalizzabile proprio sul tetto in vetro. Le 158 stelle creano un effetto “cielo stellato” sincronizzato con i colori e i motivi dell’illuminazione d’ambiente. La particolarità è la realizzazione direttamente sul pannello in vetro senza alcun cielo rivestito.
La maggior praticità d’uso della Shooting Brake si trova nella dotazione del portellone ad apertura assistita, su un bagagliaio da 455 litri che è più piccolo di 30 litri rispetto alla precedente generazione di CLA Shooting Brake. Tuttavia, nel caso delle versioni elettriche si ha a disposizione un bagagliaio anteriore da 101 litri. Mercedes sottolinea le doti di carico della sua “station”, tra la capacità di traino di 1,5-1,8 tonnellate (a seconda delle versioni elettriche) e le barre sul tetto in grado di reggere carichi fino a 75 kg.
Fin qui i tratti unici della Shooting Brake, che all’interno si allinea a quanto abbiamo già apprezzato della CLA berlina. Dalla componente tecnologica al design di una plancia caratterizzata dal MBUX Superscreen con tre schermi. Il terzo, davanti al passeggero e nella misura da 14 pollici come l’infotainment, è optional. Quanto ai comandi, il selettore del volume e i tasti per gestire il Distronic (il cruise control di Mercedes) tornano a essere elementi fisici e non touch. Immancabile il supporto dell’intelligenza artificiale integrata all’assistente vocale, sempre più avanzata e in grado anche di “riprendere” colloqui più recenti intrattenuti tra guidatore (o passeggeri) e l’algoritmo.
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