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Gianluca Guglielmotti
21 lug 2025 (Aggiornato alle 13:43)
Germania, luglio 2025. In 20 minuti di tragitto dall’hotel alla location dell’evento, le BMW che transitano sulle strade – tra modelli più comuni e sportive da oltre 500 cavalli “griffate” M – quasi non si contano. Siamo, ovviamente, a Monaco di Baviera, storica “casa” dell’Elica bianca e blu che ospita edifici all’avanguardia come il Welt e il BMW Museum. Proprio quest’ultimo sta celebrando l’eccellenza estetica italiana con la mostra “Belle Macchine”, inaugurata all’inizio dell’estate all’interno della celebre “Bowl”, struttura avveniristica che ospita le mostre temporanee. Durante l’evento organizzato dal costruttore, abbiamo avuto modo di apprezzare l’esposizione e addentrarci nel passato del marchio, con una visita esclusiva nel complesso del BMW Classic dedicato a icone e rarità assolute. Non solo: l’esperienza si è conclusa con il test di una Neue Klasse originale, modello che rappresentò la rinascita tecnica e stilistica della "Bayerische Motoren Werke".
Il percorso della mostra Belle Macchine si snoda su cinque livelli e rende omaggio all’influenza che designer come Giorgetto Giugiaro, Marcello Gandini e Giovanni Michelotti hanno avuto sull’evoluzione stilistica del marchio bavarese. Fin dagli anni ’30, infatti, BMW ha attinto alla tradizione delle carrozzerie italiane per forgiare il proprio linguaggio formale, affiancando eleganza e razionalità teutonica all’impareggiabile estetica “made in Italy”. La mostra racconta questo dialogo culturale attraverso 23 vetture: una selezione di concept car come la BMW Garmisch di Gandini, la Nazca M12 di Fabrizio Giugiaro, la Pininfarina Gran Lusso Coupé e l'incredibile Glas V8 "Glaserati" firmata Frua, oltre a schizzi originali e materiali provenienti dall’Archivio Design BMW. Immancabile il richiamo al Concorso d’Eleganza Villa d’Este, evento simbolo del connubio tra arte e motori, e spazio anche alla visione del futuro con la presenza della BMW Vision Neue Klasse, tributo contemporaneo al rivoluzionario modello degli anni ’60.
A pochi passi dal museo, in Moosacher Straße 66, si trova BMW Classic Group, lo spazio che ospita le collezioni storiche dell'azienda e che sorge proprio sui capannoni del primo impianto produttivo di BMW a Monaco. Esteso su 13.000 metri quadrati, questo luogo rappresenta un’autentica macchina del tempo: qui si restaurano vetture (i clienti, come rivelato da Helmut Käs, responsabile BMW Classic, sono disposti a spendere anche 200mila euro per rimettere a nuovo le proprie auto), si gestiscono gli archivi ufficiali e si conservano prototipi e modelli unici mai visti dal grande pubblico. L'evento ci ha dato la possibilità di accedere in esclusiva alla Collection Hall, vero "garage dei sogni" che custodice alcune rarità assolute come la BMW X5 E53 con motore V12 da oltre 600 cavalli derivato dalla Le Mans V12 LMR da competizione: un progetto sperimentale rimasto segreto a lungo, nato per testare le potenzialità di un Suv sportivo ad alte prestazioni, che anticipò la futura gamma “M” di X5 e X6. Accanto a lei, le 520 degli anni ’70 alimentate a idrogeno combustibile raccontano un altro lato della visione pionieristica del marchio, che già mezzo secolo fa esplorava alternative ai carburanti tradizionali in ottica di sostenibilità e innovazione.
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