Auto nuove sotto i 15 mila euro? Solo una resiste

MG3: l’outsider che sorprende

La MG3 benzina viene proposta con promozioni attive a 13.940 euro, ma si tratta di prezzi temporanei legati a rottamazione e finanziamento. Il modello Hybrid+, con 194 cavalli e sistema full hybrid, scende da 21.490 a 17.440 euro in caso di promozioni. Un ottimo rapporto qualità/prezzo, ma sempre sopra quella soglia simbolica.

Kia Picanto e Hyundai i10: coreane complete, ma non economiche

La nuova Kia Picanto, con frontale ridisegnato e tre allestimenti, parte da 16.800 euro. La sorella Hyundai i10, fresca di restyling sportivo, da 18.250 euro. Entrambe hanno motori 1.0 a tre cilindri, consumi contenuti, dotazioni interessanti. Ma il prezzo è alto rispetto a ciò che rappresentano: citycar compatte, che fino a qualche anno fa costavano 3.000 euro in meno.

Basta parlare di mobilità sostenibile se non la si rende accessibile

Il vero problema è questo: se le auto costano troppo, nessuno potrà cambiare macchina. L’età media del parco circolante in Italia è sopra gli 11 anni. Significa più emissioni, più incidenti, più spese di manutenzione. Ma i governi continuano a spingere per l’elettrico senza abbattere i costi d’ingresso.

E il cittadino? È lasciato solo. Senza incentivi veri, senza una rete di colonnine efficiente, e con prezzi che crescono a dismisura. Il problema non è solo economico, ma sociale: privare le persone della possibilità di avere un’auto nuova vuol dire limitarne la libertà.

Serve una nuova politica dell’auto: giusta, inclusiva, concreta

In un Paese come l’Italia, dove la mobilità pubblica è inefficiente in gran parte del territorio, l’auto resta uno strumento fondamentale per lavorare, curarsi, vivere. Eppure nessuno sembra voler difendere davvero il diritto all’auto per tutti.

E allora lo diciamo noi: servono auto nuove accessibili, servono modelli sotto i 15.000 euro, servono incentivi veri e strutturali. Non bonus spot da pochi mesi, non solo per l’elettrico. Il mercato ha bisogno di una scossa vera. E gli automobilisti meritano di più.

(2/2)

Attualità

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