Temi caldi
Via libera del Cipess al progetto definitivo per il ponte, cantieri attesi tra settembre e ottobre 2025; associazioni ambientaliste promettono una «pioggia di ricorsi».
Luca Talotta
6 ago 2025
Il Ponte sullo Stretto di Messina ha ottenuto oggi l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess, aprendo la strada alle fasi operative e agli espropri. Opera da oltre 13,5 miliardi di euro, punta a diventare il ponte sospeso a campata unica più lungo al mondo, con 3.300 metri tra piloni. Previsti oltre 40 chilometri di raccordi ferroviari e stradali per potenziare la mobilità nel Mezzogiorno. Il cronoprogramma stima l’avvio delle opere entro fine 2025, con completamento previsto entro il 2032–2033.
Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, annuncia che i cantieri partiranno tra settembre e ottobre 2025, a seguito della definitiva approvazione della Corte dei Conti.
Le fasi operative prevedono:
L’obiettivo finale è il 2032–2033, quando l’infrastruttura sarà operativa.
Già nei mesi iniziali sono previsti considerabili effetti occupazionali, grazie al moltiplicatore economico generato dal vasto piano infrastrutturale.
Nonostante il via libera, Legambiente, Lipu e WWF Italia hanno presentato ricorsi formali sia alla Commissione VIA-VAS che al TAR Lazio, contestando la procedura di impatto ambientale e l’approvazione della “Relazione IROPI”. Secondo le associazioni, il progetto non rispetta le condizioni comunitarie e ignora alternative meno impattanti già valutate in passato come tunnel o ponte a tre campate. È atteso anche un ricorso da parte del comitato cittadino messinese «Invece del Ponte», che promette una vera e propria pioggia di contenziosi appena la delibera sarà ufficializzata in Gazzetta Ufficiale.
Il governo Meloni–Salvini presenta l’opera come una svolta strategica per il Sud Italia e un simbolo di eccellenza ingegneristica nazionale. È stata definita “un acceleratore di sviluppo” capace di fare da volano per il Mezzogiorno, grazie ad una infrastruttura moderna e integrata. Il progetto, iniziato nella primavera del 2025 con la delibera del CIPESS, fa seguito all’accordo tecnico-politico del 16 luglio 2025 tra Stato, regioni e società concessionaria Stretto di Messina S.p.A..
Il via libera del Cipess segna un momento storico nella vicenda del ponte sullo Stretto di Messina, spianando la strada all’avvio delle opere strutturali. Tuttavia, l’iter non è concluso: l’approvazione della Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sono cruciali. Il fronte dei ricorsi, coordinato da associazioni e comitati, promette di alzare un muro giudiziario che potrebbe rallentare l’esecuzione. Il dibattito politico e giudiziario si preannuncia intenso, ma il governo difende l’opera come investimento essenziale per il rilancio del Paese.
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Loading
Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.
Abbonati a partire da € 21,90