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14 ago 2025
Cos’hanno in comune la cucina di un ristorante stellato e il percorso di un rally? Probabilmente poco, oltre alla velocità con cui bisogna agire per riuscire a ottenere il risultato migliore. Sta di fatto che lo chef Antonino Cannavacciuolo, apprezzato dal grande pubblico soprattutto per i suoi ruoli in trasmissioni come Cucine da incubo e Mastechef, è appassionato di entrambi. Una volta tolta la divisa, lo chef campano ama prendersi cura del suo garage inaspettatamente ricco.
Tra le auto di Cannavacciuolo ci sono alcune vetture sportive d’epoche che farebbero sognare qualsiasi appassionato: dalla Fiat 127 Sport all’Autobianchi A112 Abarth, fino ad arrivare alla Porsche 911 e alla Lancia Delta Integrale con l’inconfondibile livrea Martini.
Ma non solo: è di pochi giorni fa infatti il post pubblicato da Cannavacciuolo sui social che lo mostra al volante di una un’altra vettura che ha fatto la storia dei rally: la Subaru Impreza WRX Sti, con la classica colorazione blu e gialla, il disegno della costellazione delle Pleiadi (le sette stelle che sono il simbolo della Casa giapponese) e i cerchi dorati. E, a completare l’opera, un tocco di personalizzazione con la scritta “Cannavacciuolo A.” sul finestrino posteriore, dove tradizionalmente viene posto il nome del pilota e quello del navigatore.
A corredo del post, in cui appare anche una Toyota Celica in livrea Castrol, un commento con cui Cannavacciuolo sottolinea la sua passione per le auto: “Non avessi fatto lo chef, sarei un pilota di rally”.
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