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Continental prepara pneumatici con gomma sintetica da fonti alternative

Eentro il 2030 il 40% dei componenti sarà riciclato o rinnovabile, tra gomma sintetica e resine certificate
Continental prepara pneumatici con gomma sintetica da fonti alternative

Francesco ForniFrancesco Forni

15 set 2025

Continental ha varato un programma che ridefinisce la composizione dei propri pneumatici, incrementando l’impiego di risorse riciclate e rinnovabili. Nel 2024 la percentuale raggiunta era del 26%, con un obiettivo fissato al 40% entro il 2030.

Il percorso si concentra soprattutto su gomma e resine provenienti da fonti alternative, considerate decisive per garantire prestazioni costanti. In ogni pneumatico, la gomma rappresenta circa il 40% del peso complessivo, con tipologie calibrate in base alla funzione del componente.

Gomma sintetica e resine innovative

Un contributo determinante arriva dalla gomma sintetica ricavata da oli esausti o dal processo di pirolisi dei pneumatici fuori uso. La combinazione con gomma naturale certificata migliora la resistenza al rotolamento e riduce gli spazi di frenata.

I fornitori Synthos e TotalEnergies Cray Valley operano in conformità allo standard ISCC PLUS, che adotta il principio del bilancio di massa, consentendo una gestione tracciabile delle materie lungo la filiera.

Parallelamente, vengono impiegate resine circolari derivate da oli vegetali o da oli alimentari recuperati. La loro presenza ottimizza elasticità e resistenza, incrementa l’aderenza su asfalto bagnato e riduce l’usura, con effetti positivi sui consumi delle auto.

Additivi certificati e filiera controllata

Alla base della produzione compaiono anche additivi a basso impatto. Tra i più rilevanti il TMQ certificato ISCC PLUS, fornito da Lanxess e ottenuto con acetone biocircolare proveniente da scarti organici. Rispetto alla variante convenzionale, la riduzione dell’impronta di carbonio supera il 30%.

L’intero processo è monitorato tramite il bilancio di massa, che integra materie fossili, rinnovabili e riciclate garantendone la tracciabilità. In questo modo è possibile attribuire in maniera documentata la quota sostenibile nei prodotti finali.

Come sottolineato da Jorge Almeida, responsabile sostenibilità di Continental Tires, “la ricerca permette di introdurre materie prime più sostenibili, come la gomma sintetica ottenuta da olio esausto o le resine certificate”.

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