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Eco-score e incentivi auto: cos'è, come funziona e quali modelli rischiano con il metodo francese

Il calcolo delle emissioni carboniose nell'intero ciclo vitale di un'auto, compreso il luogo di produzione, penalizza in Francia i modelli extra-europei
Eco-score e incentivi auto: cos'è, come funziona e quali modelli rischiano con il metodo francese

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

19 set 2025

A pochi giorni dall’apertura della piattaforma che servirà per chiedere gli incentivi sulle auto elettriche, Federauto e Unrae hanno scritto al ministero dell’Ambiente per sottolineare l’importanza di non attivare una delle clausole previste dal decreto attuativo. Ovvero, l’introduzione dell’eco-score su ciascun modello elettrico e il conseguente elenco di veicoli beneficiari degli incentivi.

Ricordiamo come già esista una soglia di prezzo massimo oltre la quale le auto elettriche non possono accedere al bonus: 35 mila euro, iva e optional esclusi. Un’asticella che si traduce in 42.700 euro iva inclusa. È un primo filtro sul prodotto beneficiario, oltre ai requisiti legati alle persone fisiche e imprese per vedersi riconosciuto l’incentivo.

Martedì l'apertura della piattaforma per i concessionari

Lunedì 22 settembre il ministero dell’Ambiente informerà le associazioni di categoria degli esercenti con un webinar “operativo”, alla vigilia dell’apertura della piattaforma unicamente per le concessionarie. I clienti privati e le imprese che vorranno chiedere l’incentivo dovranno attendere per registrare le proprie richieste fino, probabilmente, a metà ottobre. Fin qui le scadenze temporali.

La lettera diffusa da Federauto e Unrae, sul rischio che comporterebbe l’introduzione di un eco-score in “stile francese” sulla platea di modelli incentivabili parte dall’articolo 7 comma 4 del decreto attuativo degli incentivi, pubblicato lo scorso 8 settembre. La norma recita che “(…) sulla base del criterio del punteggio ambientale, c.d. «eco-score», che valuta l’impronta di carbonio di un veicolo per l’intero ciclo di vita potrà altresì essere definito un elenco dei veicoli oggetto di incentivazione. In tale ipotesi, in data antecedente alla registrazione dei venditori dei veicoli agevolabili di cui al precedente comma 2, sarà cura del MASE provvedere alla pubblicazione con apposita comunicazione”.

Resta una possibilità, non un requisito. A oggi non è stato diramato alcun elenco e, interpretando la norma, il tempo a disposizione per attivare l’eco-score dovrebbe scadere lunedì.

Come si forma l'eco-score: l'esempio francese

Ma cos’è, in termini concreti, il punteggio di cui si parla? Valuta le emissioni carboniose di un veicolo non solo allo scarico (pari a zero per un’elettrica) ma comprendendo il suo intero ciclo vitale, che parte, quindi dalla produzione, dal luogo in cui è assemblato, dalla distanza percorsa per la sua spedizione sui mercati di commercializzazione. Estendendo il ciclo vitale si potrebbe legare anche l’origine delle batterie e delle materie prime.

Richiamando Federauto e Unrae il rischio di un’applicazione del modello francese, Oltralpe il punteggio eco è ottenuto considerando il luogo di assemblaggio, il numero dei posti a sedere del modello, volume e peso dei materiali, caratteristiche della batteria, trasporto e distanza percorsa tra luogo della produzione e luogo della commercializzazione.

Requisiti che penalizzano, evidentemente, quei modelli prodotti fuori dall’Europa, per la distanza coperta tra sito produttivo e mercato di vendita. 

Le auto elettriche più vendute in Italia

Nei primi 8 mesi dell’anno, in Italia sono state vendute 54.059 auto elettriche, con Tesla Model 3 la più richiesta (3.847 esemplari), seguita da Model Y, Citroen e-C3, Dacia Spring e BMW iX1.

In linea del tutto teorica, se dovesse essere introdotto un meccanismo eco-score, quali sarebbero i modelli più colpiti, perché prodotti fuori dall’Europa? Abbiamo filtrato - tra i modelli più venduti nei primi 8 mesi dell’anno - l’elenco delle principali auto elettriche con prezzo di listino (anche nelle sole versioni base) entro i 42.700 euro: una platea da oltre 26.600 unità. Di ciascuno, ecco qual è il Paese di produzione, uno dei fattori più rilevanti in un eventuale eco-score calcolato sui parametri in vigore in Francia.

Dove sono prodotte le auto elettriche più vendute in Italia

  • Tesla Model 3 - Germania (3.847 esemplari venduti)
  • Citroen e-C3 - Serbia (3.093)
  • Dacia Spring - Cina (2.834)
  • BMW iX1 - Germania (1.951)
  • Jeep Avenger - Polonia (1.842)
  • Leapmotor T03 - Cina (1.690)
  • Renault R5 - Francia (1.483)
  • Fiat 500e - Italia (1.172)
  • Alfa Romeo Junior - Polonia (1.103)
  • Kia EV3 - Corea del Sud (1.079)
  • Hyundai Inster - Repubblica Ceca (1.058)
  • Ford Explorer - Germania (956)
  • Ford Puma - Romania (877)
  • Volkswagen ID.3 - Germania (762)
  • Fiat Grande Panda - Serbia (756)
  • Byd Dolphin - Cina (727)
  • Renault Scenic - Francia (708)
  • Byd Dolphin Surf - Cina (705)

Molti altri parametri rientrano nell’eco-score per differenziare il punteggio assegnato a ciascun veicolo elettrico e il peso è un altro, importante, fattore.

Con la campagna di incentivi in fase di lancio in Italia, l’obiettivo è di rinnovare almeno 39 mila veicoli, elettrici in sostituzione di auto termiche   rottamate. Un volume grossomodo quantificabile con la domanda sull’elettrico in un intero semestre.

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